Codici ATECO 2025: cosa cambia davvero e cosa devono fare imprese e partite IVA

Dal 1° aprile 2025 è entrata ufficialmente in vigore la nuova classificazione delle attività economiche. Si chiama ATECO 2025, ed è molto più di un semplice aggiornamento: riguarda la tua attività, il tuo regime fiscale, le tue possibilità di accedere a incentivi e agevolazioni.
E no, non è qualcosa da ignorare.

Perché è importante

Ogni attività economica ha un codice. Quel codice serve per dire allo Stato chi sei e cosa fai. Serve a INPS, Agenzia delle Entrate, Camere di Commercio. Serve per pagare i contributi giusti. Serve quando fai la dichiarazione dei redditi. Serve quando cerchi un’agevolazione.
Serve per tutto.

ATECO 2025 aggiorna questa classificazione. E se il tuo codice è cambiato, è fondamentale saperlo.

Cosa ha deciso l’Agenzia delle Entrate

Con una risoluzione pubblicata l’8 aprile 2025, l’Agenzia ha chiarito alcuni punti:

  • Dal 1° aprile devi usare solo i nuovi codici ATECO 2025.

  • Non devi inviare una variazione all’Agenzia, salvo casi particolari.

  • Puoi vedere il tuo nuovo codice accedendo al tuo Cassetto Fiscale con SPID, CIE o CNS.

Semplice? In teoria sì. Ma resta il fatto che molti non sanno nemmeno di aver cambiato codice.

Come capire se il tuo codice è cambiato

L’ISTAT ha pubblicato una tavola di raccordo tra i vecchi codici e quelli nuovi. Basta cercare il proprio vecchio codice ATECO e vedere qual è il corrispondente nella nuova classificazione.
Alcuni codici sono rimasti uguali. Altri sono stati accorpati. Altri ancora sono diventati più specifici.

Un esempio? Le attività legate ai servizi digitali ora hanno più dettaglio. Anche i settori green, l’intelligenza artificiale, le nuove forme di agricoltura tecnologica sono stati inseriti nella classificazione.

E se il codice assegnato non è corretto?

Per le imprese già registrate, il passaggio al nuovo codice è stato automatico. La Camera di Commercio ha aggiornato le visure d’ufficio. Ma se il codice non ti rappresenta più, puoi chiedere la rettifica.
C’è un portale dedicato. Si chiama rettificaateco.registroimprese.it.
Il servizio è gratuito e disponibile fino al 30 novembre 2025.

Qual è il rischio se non fai nulla

Non aggiornare il codice o usare quello sbagliato può crearti problemi in futuro.
Può bloccare l’accesso a bandi, bonus, o creare errori nelle dichiarazioni.
Non è un dettaglio da rimandare. È una parte della tua identità fiscale.

In pratica, cosa devi fare oggi

  1. Entra nel Cassetto Fiscale e controlla il tuo codice.

  2. Confrontalo con la tavola ufficiale pubblicata dall’ISTAT.

  3. Se qualcosa non torna, usa il servizio online per chiedere la rettifica.

  4. D’ora in poi, usa solo il codice ATECO 2025 in qualsiasi documento fiscale o comunicazione.

Questo cambiamento non riguarda solo la burocrazia. Riguarda come vieni visto dal sistema. È il tuo biglietto da visita fiscale.
Prenditi mezz’ora. Verifica. Se il codice è giusto, bene. Se non lo è, hai tempo per correggerlo.
La classificazione è cambiata. Adesso tocca a te adeguarti.

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