Quando esce il Bonus Nido 2025? Ritardi nell’erogazione e impatto economico sulle famiglie italiane

Katia Tosto

Asilo nido e scritta Bonus

Bonus asilo nido 2025 in ritardo: le famiglie vengono rassicurate sull’erogazione del contributo e su tutte le novità che lo riguardano.

Negli ultimi tempi, gli aiuti economici da parte del Governo sono stati un’iniziativa molto attesa e gradita dai cittadini. Sempre più famiglie, infatti, faticano ad arrivare a fine mese e avrebbero bisogno di un sostegno, per alleggerire il carico delle spese da sostenere. Una di queste spese è proprio quella che riguarda il nido. Quando un bambino ha bisogno, per motivi personali o lavorativi, di frequentare un asilo nido, la famiglia deve mettere in conto una quota da pagare, mese per mese, per il servizio di cui usufruiscono. Fortunatamente, però, anche quest’anno è stato rinnovato il Bonus Nido. Tuttavia, pare che ci siano dei ritardi nell’erogazione.

Requisiti per ottenere il Bonus Nido 2025

Anche quest’anno, le famiglie, che rispetteranno tutti i requisiti necessari, potranno accedere al Bonus Nido. L’importo del sostegno varia in base all’ISEE del nucleo familiare, ma è pur sempre un aiuto gradito dai cittadini che lo ricevono. Dal sito dell’INPS, si evince che le famiglie che potranno ottenere il bonus sono quelle con figli di età inferiore a tre anni, o con figli affetti da gravi patologie croniche certificate. Fare domanda è davvero semplice, perché ti basterà accedere al sito dell’INPS, con identità digitale SPID, CIE o CNS e compilare tutti i campi richiesti, con i dati necessari. Ovviamente, se i figli per cui devi fare domanda sono più di uno, dovrai inoltrare una richiesta per ogni bambino.

Nel 2023, il bonus asilo nido ha raggiunto circa 480mila bambini. Quest’anno, il Governo punta a raggiungere ancora più famiglie. Ora, però, facciamo un po’ di chiarezza per ciò che riguarda la documentazione da allegare, così da non sbagliare. Per il rimborso del contributo asilo nido, dovrai presentare la ricevuta di pagamento, emessa proprio dalla struttura che eroga il servizio. Sulla ricevuta, devono essere riportati nome, cognome e codice fiscale del richiedente. Inoltre, dovrà riportare nome, cognome e/o codice fiscale del minore, nonché la denominazione della struttura, l’importo della rata e la descrizione del servizio. Qualora siano presenti ulteriori servizi aggiuntivi, ricorda di elencarli.

L’importo del sostegno e le novità del 2025

Come accennato in precedenza, l’importo varia sulla base dell’ISEE dichiarato. Per le famiglie con un ISEE fino a 25.000 euro, l’importo massimo erogabile sarà pari a 3.000 euro all’anno, ovvero circa 272,73 euro al mese, per 11 mesi. I nuclei familiari con ISEE da 25.001 euro a 40.000 euro, potranno ottenere 2.500 euro, ovvero 227,27 euro al mese, sempre per 11 mesi. A tutte le famiglie che, invece, hanno un ISEE superiore a 40.000 euro, spetta un bonus pari a 1.500 euro all’anno, con un importo massimo mensile erogabile 136,37 al mese.

La Legge Bilancio 2025, però, prevede anche delle novità. La prima è che il calcolo dell’ISEE non terrà più conto delle somme percepite con l’Assegno Unico e l’altra ha a che fare con l’importo massimo erogabile. Fino allo scorso anno, questo era legato alla presenza di un altro bambino, sotto i dieci anni, nel nucleo familiare. A partire dal 2025, invece, il bonus nido diventerà accessibile a tutti coloro che rispettano i requisiti, a prescindere dal numero e dall’età dei bambini in famiglia. Un aiuto che non puoi lasciarti sfuggire e di cui devi approfittare, se possiedi tutte le carte in regola per farlo.

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