News rottamazione quinquies: ultima occasione per dire addio ai tuoi debiti
Il Governo va verso la quinta rottamazione: tutte le novità degli ultimi giorni al riguardo

Tra rate e debiti, i cittadini italiani si preparano ad accogliere un nuova rottamazione, mentre riparte la quarta: cosa sta accadendo.
È già da qualche mese che i cittadini sentono parlare di rottamazione quinquies e sono curiosi di sapere in cosa consiste, con l’esattezza. Dopo la rottamazione quater, infatti, il Governo si starebbe indirizzando verso una nuova normativa, volta a intervenire sui debiti degli italiani. Quali sono, però, le novità introdotte da questa innovazione? A cosa andremo incontro? Queste tutte le news dell’ultima ora, per un aggiornamento completo e dettagliato.
Una nuova opportunità per gli italiani
Il Parlamento sta discutendo il disegno di legge AS 1375, mentre i contribuenti si stanno preparando a una nuova misura, che potrebbe far godere loro di una serenità fiscale maggiore. La rottamazione quinquies, infatti, potrebbe dare grandi risultati ed essere parecchio apprezzata dai cittadini e da tutti coloro che hanno debiti fiscali accumulati. Tuttavia, ci sono delle notevoli differenze da tenere in considerazione, che la distanziano dalla rottamazione quater del 2023.
Innanzitutto, sappiamo che il periodo di riferimento per i debiti è stato nettamente prolungato: anziché prendere in considerazione i debiti trasmessi all’Agenzia delle Entrate dal 1° gennaio 2000 fino al 30 giugno 2022, si arriverà fino al 31 dicembre 2023. Un’ottima notizia per tutti coloro che hanno cartelle esattoriali in ballo. Inoltre, le modalità di pagamento dovrebbero diventare molto più flessibili, in quanto la rottamazione quinquies prevederebbe ben 120 rate mensili, da saldare, dunque, in un arco temporale pari a dieci anni. Le rate graveranno di meno sulle tasche degli italiani, che avranno più tempo per risanare i debiti col fisco.
Tutte le novità della rottamazione quinquies
Come se non bastasse, questa rottamazione permetterebbe anche di non perdere l’agevolazione, nonostante si paghi la rata con qualche giorno di ritardo. Il contribuente, infatti, potrà saltare fino a otto rate, anche non consecutive, prima di essere escluso dalla rottamazione. Come la quater, però, anche la quinquies si impegna a eliminare le sanzioni e le more che potrebbero aggiungersi alla rata del debito.
Nonostante sembri la perfetta pace fiscale, in realtà, questa normativa ha destato non pochi dubbi e perplessità, in Parlamento. Ciò significa che, coloro che sono ai vertici, temono che i debitori possano scegliere di non pagare, nell’attesa che venga approvata la prossima sanatoria. In questo modo, i furbetti la faranno sempre franca e non si prenderanno mai le loro responsabilità. Il messaggio che i cittadini dovrebbe cogliere è che tutto va pagato con regolarità e che non si deve approfittare di una manovra del Governo per svignarsela. Ad oggi, 7 aprile, non è stata ancora fissata una data per l’approvazione.