Pretty Woman 2 si farà? Un presunto poster ha riacceso le speranze dei fan, ma la realtà è più complessa. Ecco cosa sappiamo davvero
Sono passati più di trent’anni e ancora ci si domanda: Pretty Woman 2 si farà? Una domanda tanto lecita quanto, al momento, priva di risposta certa. La verità è che, tra voci, speranze e qualche fotomontaggio ben fatto, non c’è ancora nulla di ufficiale. Però qualcosa da dire, come sempre, c’è.
Il presunto poster
Tutto è partito da un’immagine apparsa online di recente. Un presunto poster con Julia Roberts, Richard Gere, ma anche Emma Roberts e Tom Hardy. Titolo altisonante: Pretty Woman 2: Una seconda possibilità. Sotto, la data: dicembre 2025. E il logo di Netflix, così, come a voler dare un’aura di credibilità al tutto. Peccato che fosse una creazione dei fan. Un’opera d’arte digitale, certo, ma niente che provenga da fonti attendibili.
C’è chi ha subito gridato al ritorno, chi ha sperato in una trama dove Vivian e Edward, ormai attempati, fanno da mentori a una nuova coppia. Ma no, al momento, il sequel resta un’utopia. Anche perché, a voler essere pignoli, il regista del film originale, Garry Marshall, è venuto a mancare nel 2016. Un dettaglio non proprio trascurabile. Senza di lui, mettere mano a quell’universo narrativo pare quasi un sacrilegio.
La grandezza di un film iconico
Eppure, è curioso come basti un’immagine per scatenare il soqquadro nella memoria collettiva. Il film del 1990 ha lasciato un’impronta imperitura, e non solo per la storia d’amore tra la prostituta e il riccone. Era l’epoca, l’atmosfera, la colonna sonora che non si riusciva a togliere dalla testa.
Rivederlo oggi fa un certo effetto. Non tutto è invecchiato bene, diciamolo. Alcuni dialoghi paiono usciti da un fotoromanzo, ma resta quel senso di onirico che pochi film riescono a replicare. Magari è meglio così. Un seguito forzato rischierebbe di trasformarsi in uno sproloquio posticcio, buono solo a far sbuffare i nostalgici. Per ora, insomma, chi vuole rivivere la magia può solo rimettere su il film originale. È su varie piattaforme, basta cercare. E magari sospirare, tra una scena e l’altra, chiedendosi: ma se lo facessero davvero, come sarebbe oggi Pretty Woman?