Aprile è un mese pieno di festività. Prima Pasqua, poi il 25 aprile. E con tutti questi giorni rossi, una domanda è inevitabile:
“Quando arriva l’Assegno di Inclusione?”
L’INPS ha dato una risposta chiara, e stavolta si tratta di un anticipo reale.
Vediamo tutto quello che c’è da sapere.
Chi riceve l’ADI per la prima volta: pagamento entro il 15 aprile
Se sei un nuovo beneficiario, o stai aspettando degli arretrati, l’INPS ti accrediterà l’importo entro martedì 15 aprile 2025.
Questo vale per chi ha fatto domanda a marzo, ma anche per chi ha sbloccato la propria posizione recentemente.
In alcuni casi, l’accredito arriva anche qualche giorno prima. Basta tenere d’occhio il fascicolo previdenziale.
Chi riceve l’ADI ogni mese: pagamento anticipato a giovedì 24 aprile
Di solito l’Assegno di Inclusione arriva il 27 del mese, ma ad aprile 2025 succede un piccolo pasticcio:
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il 27 cade di domenica
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il 26 è sabato (giorno non bancabile)
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il 25 è festivo, Festa della Liberazione
Quindi l’INPS anticiperà i pagamenti a giovedì 24 aprile 2025.
Una scelta tecnica, ma utile: si evita il rischio di far slittare tutto alla settimana successiva.
Pasqua non cambia le date (ma confonde tutti)
Quest’anno Pasqua cade il 20 aprile e Pasquetta il 21.
Molti si aspettavano un pagamento anticipato per le feste… ma non sarà così.
L’INPS non sposterà nulla per la Pasqua: gli unici anticipi reali sono legati al ponte del 25 aprile.
Come verificare l’accredito
Vai sul sito INPS con SPID o CIE e cerca la voce “Assegno di Inclusione – Pagamenti”.
Se compare “disposizione in corso”, vuol dire che l’importo è stato autorizzato e arriverà a breve.
In alternativa, puoi chiedere info al tuo CAF o Patronato di fiducia.
Riepilogo veloce:
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15 aprile: pagamento per nuovi beneficiari e arretrati
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24 aprile: pagamento anticipato per chi ha l’ADI in corso
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Pasqua non anticipa nulla
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25 e 26 aprile: niente accrediti
Festività, weekend, banche chiuse… ma il pagamento arriva in tempo.
Serve solo un po’ di pazienza e un occhio al calendario.
Perché stavolta, se ti distrai, potresti pensare che l’INPS sia in ritardo. E invece è solo… in anticipo.