Rottamazione-quater 2025: come rientrare nei pagamenti se sei in ritardo (ma occhio alla scadenza)

Hai saltato una rata della rottamazione-quater? Niente panico. C’è una buona notizia: puoi ancora rientrare nel piano. Ma il tempo stringe. Ecco tutto quello che devi sapere entro il 30 aprile 2025.
Cos’è la rottamazione-quater?
Partiamo dalle basi. La rottamazione-quater è quella misura che ti permette di pagare i tuoi debiti con il Fisco (quelli affidati all’Agenzia della Riscossione dal 2000 al 30 giugno 2022) senza sanzioni, interessi di mora e aggio. In pratica, saldi solo l’importo “puro” più le spese di notifica ed eventuali costi esecutivi.
Un’occasione non da poco, soprattutto per chi ha cartelle accumulate nel tempo.
Cosa succede se hai saltato i pagamenti?
Molti, per vari motivi, non sono riusciti a rispettare le scadenze previste entro dicembre 2024. E qui entra in gioco la riammissione: hai tempo fino al 30 aprile 2025 per presentare una nuova richiesta.
È una specie di seconda possibilità, ma va giocata bene.
Come si presenta la domanda di rientro?
Hai due opzioni, entrambe solo online:
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Se hai SPID, CIE o CNS, entra nell’area riservata del sito dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione. Lì puoi selezionare direttamente le cartelle che vuoi inserire.
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Se non hai accesso all’area riservata, c’è una via alternativa: l’area pubblica. Compili un modulo online, indichi i numeri delle cartelle e della vecchia comunicazione delle somme dovute, alleghi un documento e invii tutto.
E dopo? Come si paga?
Anche qui hai due possibilità:
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Tutto insieme, in un’unica soluzione, entro il 31 luglio 2025.
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A rate, fino a 10 pagamenti consecutivi. Le prime due rate vanno saldate il 31 luglio e il 30 novembre 2025, poi a seguire: febbraio, maggio, luglio e novembre per gli anni 2026 e 2027.
Attenzione alle scadenze
La regola è semplice: salti una rata, perdi tutto. E non ci sarà una “rottamazione-quater bis”. Chi rientra adesso, deve essere puntuale. Un solo errore può farti decadere dal beneficio, e i debiti tornano pieni, con sanzioni e interessi.
Conviene davvero?
Dipende dal tuo debito. Ma nella maggior parte dei casi, sì. Perché senza interessi e sanzioni, l’importo finale si riduce sensibilmente.
Se sei in difficoltà, meglio affrontare il problema adesso, che aspettare la cartella esattoriale piena tra un anno.
Il consiglio finale?
Non aspettare l’ultimo giorno. Verifica i tuoi documenti, accedi al sito, controlla le scadenze. E se hai dubbi, chiedi assistenza.
Il 30 aprile non è lontano, e questa potrebbe essere davvero l’ultima chiamata per sistemare tutto… senza interessi, senza stress.