È una di quelle notizie che non ti aspetti, anche se l’età c’è, anche se gli anni sono passati. Eppure fa male. Richard Chamberlain, attore simbolo di un’epoca, è morto il 29 marzo 2025, a 90 anni, nella sua casa alle Hawaii.
Una generazione intera lo ricorda come Padre Ralph, il prete che non riusciva a soffocare l’amore, protagonista di “Uccelli di rovo”. Uno di quei ruoli che ti restano cuciti addosso per sempre, nel bene e nel male. Ma Chamberlain era molto di più.
Il dottore amato dalle fan, prima di diventare “re delle miniserie”
Tutto cominciò negli anni Sessanta. “Il dottor Kildare” fu il trampolino. Un giovane medico bello, gentile, perfetto. Le fan impazzivano, i rotocalchi non parlavano d’altro. Era il volto da copertina per eccellenza.
Poi, con il tempo, il ruolo si fece più maturo. “Shōgun”, “Il conte di Montecristo”, “I tre moschettieri”: miniserie che hanno fatto storia, e lui sempre lì, sempre impeccabile. Una carriera lunga, fatta di scelte intelligenti e interpretazioni misurate.
Vita privata? Tenuta segreta a lungo
Per anni, Chamberlain è stato anche il simbolo di una Hollywood che voleva tutti perfetti e silenziosi. Solo nel 2003, a 69 anni, ha raccontato in un libro – “Shattered Love” – la verità su di sé. La sua omosessualità, nascosta per tutta la carriera, per paura che il sistema lo spezzasse. E forse lo avrebbe fatto, se l’avesse detto prima.
Oggi resta il ricordo
Richard Chamberlain era riservato. Elegante. Mai sopra le righe. Uno di quegli attori che non cercano lo scandalo per restare in vista. Il suo addio è arrivato in silenzio, senza clamore, così come ha vissuto.
Ma per chi ha vissuto gli anni della sua gloria, lui resta lì: con quello sguardo intenso, con quella voce calda, con quella capacità rara di tenere incollati davanti alla tv.
Un’epoca se n’è andata. E con lei, uno dei suoi volti più iconici.