Cinema e Televisione

Nadia Cassini, il dolore della figlia Kassandra: “Pensavo ci fosse più tempo, è andata via troppo in fretta”

Nadia Cassini non era solo un’icona del cinema italiano degli anni ‘70 e ‘80. Era una donna complessa, fragile, travolgente. E adesso, a poco più di una settimana dalla sua scomparsa, è la figlia Kassandra Voyagis a rompere il silenzio e raccontare per la prima volta il lato più intimo di quegli ultimi, difficili giorni.

Kassandra, ospite a Verissimo, non ha trattenuto l’emozione. “Il cancro si è diffuso velocemente. Avevamo appena scoperto della malattia ai polmoni e in poco tempo era già al fegato. Pensavo che ci fosse più tempo… pensavo di poter stare ancora con lei.”

Una vita piena di luci e ombre

Nadia Cassini, all’anagrafe Gianna Lou Müller, era nata a Woodstock nel 1949. Il suo fascino esotico, il talento scenico e quel magnetismo unico l’hanno resa una delle donne più ammirate e discusse del panorama dello spettacolo italiano. Volto simbolo delle commedie sexy all’italiana, ha recitato accanto a nomi come Lino Banfi e Alvaro Vitali, conquistando il pubblico con ironia, sensualità e una bellezza fuori dal comune.

Ma dietro i riflettori c’era molto di più.

Kassandra lo racconta con pudore: “Mia madre era timidissima. Una donna piena di insicurezze, che però cercava sempre di piacere agli altri. Non era solo l’immagine che il pubblico ha amato. C’era un’anima profonda, che spesso si sentiva fuori posto.”

L’ultima corsa contro il tempo

Il cancro ai polmoni è stato scoperto solo due mesi fa. Nessuno si aspettava che potesse evolvere in modo così rapido. Nadia si è spenta a Reggio Calabria il 18 marzo, circondata da chi le voleva bene, ma anche da tanti rimpianti.

“Se avessi avuto la maturità di oggi – ha detto Kassandra – le sarei stata più vicina. Avrei capito di più, parlato di più, ascoltato meglio. Invece il tempo ci è scivolato addosso.”

Un’eredità che va oltre i film

La voce della figlia, oggi, è anche un modo per ridare spessore alla figura di Nadia Cassini, spesso ridotta al cliché della bellezza appariscente o della soubrette disinibita. In realtà, dietro le luci della ribalta c’era una donna che cercava altro. “Voleva cambiare direzione – spiega Kassandra – Desiderava ruoli più seri, una carriera diversa. Non tutto le è stato concesso.”

Eppure, oggi più che mai, si sente il bisogno di ricordarla nella sua interezza. Non solo la star delle commedie cult. Ma anche la madre, l’artista, l’essere umano.

 

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