Chi è Mirna Mastronardi? La storia di una madre che ha perso la figlia e ora lavora per i giovani
Mirna Mastronardi, una donna forte che ha trasformato il dolore in qualcosa di buono

Dopo morte della figlia Dea, Mirna Mastronardi ha trasformato il suo dolore in impegno, con un’associazione che aiuta i giovani
Il 4 ottobre 2024, a Pisticci, in provincia di Matera, Dea Mastronardi, una ragazza di 15 anni, si è tolta la vita. Studentessa al liceo scientifico di Policoro, Dea sembrava una ragazza serena: quel giorno aveva riso a scuola, studiato nel pomeriggio, preparato lo zaino per il giorno successivo e chiesto alla nonna le sue amate bombette siciliane. Nulla lasciava presagire il tragico gesto. Sua madre, Mirna Mastronardi, ha raccontato: «Vivevamo in simbiosi, dividevamo anche il lettone, notti a farci confidenze. Poi è arrivato il buio, mai lo avrei immaginato».
Il dolore e la forza di Mirna
Mirna e Dea erano inseparabili. Condividevano tutto: le notti passate a chiacchierare, le paure, i sogni. “Mai avrei immaginato che dentro di lei ci fosse un dolore così grande“, racconta Mirna. Dopo la tragedia, il cellulare di Dea è stato sequestrato per le indagini. “Ho paura di scoprire cosa ci troveranno. Cosa ascoltava? Cosa leggeva?“, si chiede. Forse, dietro quello schermo, c’era un mondo fatto di pressioni, solitudine e aspettative impossibili.
Dopo aver perso Dea, Mirna ha deciso di non lasciarsi travolgere dalla disperazione e ha trovato un modo per trasformare il dolore in qualcosa di utile per gli altri. Ha fondato l’associazione “Dea per sempre”, per aiutare i ragazzi in difficoltà e sensibilizzare sulle insidie dei social. Mirna, grazie l’organizzazione, tiene incontri nelle scuole, offre supporto psicologico e ha lanciato il concorso “Cara Dea”, un’iniziativa che dà ai giovani uno spazio per esprimersi liberamente. Mirna crede fermamente che parlare, ascoltare e non sottovalutare i segnali possa davvero fare la differenza.
La telefonata con Giorgia Meloni
Mirna ha scritto una lettera alla premier Giorgia Meloni raccontando la sua storia e le difficoltà di una madre single con un lavoro precario. Qualche giorno dopo, il telefono ha squillato: “Ciao Mirna, sono Giorgia Meloni”. Inizialmente pensava fosse uno scherzo, ma era davvero la Presidente del Consiglio. “Ho pianto, mi ha capita, mi sono sentita abbracciata”, racconta Mirna. Durante la telefonata, Meloni ha ascoltato la sua storia e ha parlato delle sfide degli adolescenti in un mondo dominato dai social. “Mi ha detto che vuole fare qualcosa per loro. Spero che alle parole seguano i fatti“, dice Mirna.
Oggi Mirna dedica il suo tempo ai ragazzi, cercando di dare un senso alla perdita di Dea. “Non mi sento coraggiosa, mi sento solo una madre che cerca di sopravvivere“, dice. Ma la sua battaglia potrebbe fare la differenza per tanti giovani che si sentono soli e inadeguati. “Se posso aiutare anche solo una persona, allora tutto questo avrà avuto un senso“.