È durato tutto pochi minuti, ma il caos che ha lasciato dietro di sé è da film. Nel pomeriggio di venerdì 28 marzo, un gruppo di almeno dieci uomini armati ha messo a segno un clamoroso assalto a due furgoni portavalori sulla Variante Aurelia, all’altezza di San Vincenzo, in provincia di Livorno.
L’agguato tra fuoco e paura
La scena si è consumata in un tratto stradale già congestionato per lavori in corso. Un furgone dato alle fiamme ha bloccato la carreggiata. Poi, all’improvviso, i banditi — vestiti di nero, volti coperti — sono sbucati armati. Hanno sparato colpi in aria, costringendo le guardie giurate a uscire dai blindati.
A quel punto, hanno fatto esplodere i portelloni dei furgoni per impossessarsi del denaro, destinato — si scoprirà poi — al pagamento delle pensioni in tutta la provincia di Grosseto.
La fuga a tutta velocità
Il denaro, oltre tre milioni di euro, è stato caricato in pochi minuti su tre auto potenti: una BMW, un’Audi e una Volvo. I malviventi si sono dileguati sulla carreggiata sud, svanendo prima dell’arrivo delle forze dell’ordine. Nessuno, per fortuna, è rimasto ferito.
Caccia aperta alla banda
Le forze dell’ordine hanno istituito posti di blocco a tappeto, nella speranza di intercettare la banda in fuga. Intanto, gli inquirenti stanno vagliando i filmati di sorveglianza e raccogliendo testimonianze. C’è anche un video, già online, che mostra alcuni momenti dell’assalto.
Un’azione fredda, studiata nei dettagli, che ha messo in ginocchio la sicurezza stradale e riacceso i riflettori su una criminalità organizzata sempre più audace.
San Vincenzo ora fa i conti con una rapina da manuale.
E la Toscana si ritrova a caccia di un commando invisibile, scomparso nel nulla con un bottino da record.