Assegno di Inclusione, aprile 2025: quando arriva il pagamento e perché in certi casi va restituito

Per chi ogni mese aspetta l’accredito dell’Assegno di Inclusione, aprile porta con sé le stesse domande di sempre: quando arriveranno i soldi? E soprattutto, cosa succede se qualcosa va storto?

Se anche tu ricevi questo sostegno, ecco tutto quello che devi sapere, raccontato senza tecnicismi.

Le due date da segnare

Questo mese, come già accaduto nei mesi precedenti, l’INPS seguirà due tempistiche:

  • Entro il 18 aprile: pagamento per chi ha appena ottenuto l’approvazione della domanda o ha aggiornato ISEE o dati familiari.
  • Il 27 aprile: pagamento per chi riceve l’assegno in modo regolare, senza modifiche alla domanda.

L’importo verrà accreditato sulla Carta di Inclusione, da usare per spese essenziali come alimentari, farmaci o bollette.

L’assegno non è per sempre

Questo sostegno ha dei limiti temporali: può essere percepito per un massimo di 18 mesi consecutivi. Dopo, bisogna fermarsi per un mese prima di poter fare una nuova domanda.

In caso di rinnovo, la durata è di 12 mesi, con lo stesso meccanismo: 12 mesi di erogazione, 1 mese di pausa.

Quando devi restituirlo?

Attenzione: ci sono situazioni in cui l’INPS può revocare l’assegno e chiedere di restituire tutto ciò che hai ricevuto.

Ecco alcuni casi:

  • Hai trovato lavoro ma non lo hai comunicato.
  • Hai avuto un aumento di reddito e non l’hai dichiarato.
  • Hai omesso informazioni, anche in buona fede.
  • Hai fornito dati falsi nella domanda.

In questi casi si rischia non solo la restituzione integrale delle somme, ma anche sanzioni legali.

Cosa puoi fare per stare tranquillo

La regola è semplice: se cambia qualcosa nella tua vita – lavoro, reddito, composizione familiare – avvisa subito l’INPS.

Meglio una comunicazione in più che un recupero forzoso di denaro mesi dopo. La trasparenza è sempre la scelta giusta.


In parole povere

  • Entro il 18 aprile: primo pagamento o domanda aggiornata.
  • 27 aprile: pagamento mensile regolare.
  • Durata: 18 mesi + eventuali 12 mesi (con 1 mese di pausa tra i cicli).
  • Attenzione: omissioni e false dichiarazioni fanno perdere tutto e obbligano al rimborso.

Ricevere un sostegno è un diritto, ma comporta anche responsabilità. Se rispetti le regole, tutto fila liscio. Se no, rischi di pagare caro ogni errore.

Utilizziamo i cookie per migliorare la tua esperienza. Privacy Policy