Bonus 100 euro 2025: spetta anche ai lavoratori forfettari? Ecco cosa dice la legge

Serena Comito

Il bonus IRPEF da 100 euro è un trattamento integrativo riservato ai lavoratori dipendenti con un reddito annuo fino a 28.000 euro. Ma chi opera con partita IVA in regime forfettario ha diritto a questo beneficio? La risposta non è così scontata. Vediamo nel dettaglio cosa prevede la normativa e chi può realmente beneficiarne nel 2025.

Chi ha diritto al bonus 100 euro?

Il trattamento integrativo di 100 euro mensili è riconosciuto ai lavoratori che soddisfano queste condizioni:

  • Essere lavoratori dipendenti o assimilati.
  • Avere un reddito complessivo annuo fino a 28.000 euro.
  • Pagare IRPEF positivo, ovvero non essere soggetti a detrazioni tali da azzerare l’imposta dovuta.

Questo significa che il bonus è pensato per chi ha un reddito da lavoro dipendente o assimilato, come i percettori di assegni di mobilità o indennità di disoccupazione.

I lavoratori forfettari possono ricevere il bonus?

No, i lavoratori autonomi con regime forfettario non possono beneficiare del bonus da 100 euro. Il motivo è semplice: il regime forfettario non prevede l’applicazione dell’IRPEF, ma un’imposta sostitutiva del 15% (o del 5% per le nuove attività).

Non essendoci IRPEF dovuta, il trattamento integrativo non può essere riconosciuto.

L’unica eccezione: chi ha due tipologie di reddito

Se un lavoratore forfettario percepisce anche redditi da lavoro dipendente o assimilato, può avere diritto al bonus sul reddito da lavoro dipendente.

Esempi pratici:

  • Forfettario + lavoro dipendente → Il bonus può essere riconosciuto, ma solo sulla parte di reddito derivante dal lavoro dipendente.
  • Solo partita IVA forfettaria → Nessun diritto al bonus, perché non si paga IRPEF.

Conclusione

Il bonus IRPEF da 100 euro resta esclusivamente riservato ai lavoratori dipendenti. I titolari di partita IVA in regime forfettario non possono accedervi, a meno che non abbiano anche un reddito da lavoro dipendente.

Per verificare se rientri tra i beneficiari, è sempre consigliato consultare un commercialista o verificare la propria posizione fiscale sul sito dell’Agenzia delle Entrate.