Il Bonus baby sitter 2025 prevede fino a 200 euro al mese per un anno. Ecco chi può richiederlo, come funziona e quali servizi copre
Buone notizie per chi ha figli piccoli: nel 2025 potrebbe tornare il Bonus baby sitter. La proposta è ancora in discussione in Parlamento, ma l’obiettivo è chiaro: dare una mano concreta alle famiglie nei primi mesi di vita del bambino. Il contributo previsto è fino a 200 euro al mese, per un anno intero, da usare per baby-sitter o altri servizi utili per gestire la quotidianità. Ma andiamo a vedere tutti i dettagli e come funzionerebbe il bonus nel caso venisse approvato.
Chi può richiedere il bonus e come funziona
Il bonus è pensato per famiglie con specifici requisiti:
- Bambini con meno di 12 mesi
- ISEE inferiore a 40.000 euro
- Entrambi i genitori devono lavorare (dipendenti pubblici o privati, autonomi, iscritti o meno all’INPS)
Per i lavoratori autonomi che non sono iscritti all’INPS, sarà la propria cassa previdenziale a dover segnalare quanti hanno diritto al bonus. Il contributo arriverà attraverso il “libretto famiglia”, un sistema già usato in passato per altri aiuti simili. Come detto, l’importo potrà arrivare fino a 200 euro al mese, a partire dal 1° marzo 2025, per un massimo di 12 mesi.
A cosa serve e quando si potrà fare domanda
Il bonus potrà essere usato per coprire:
- Servizi di baby-sitting
- Centri estivi o attività educative e ricreative
- Servizi integrativi per l’infanzia (come definiti dal Decreto Legislativo n. 65/2017)
- Servizi socio-educativi territoriali, anche innovativi, rivolti alla prima infanzia
Per questa misura, nel 2025 sono stati messi in conto circa 140 milioni di euro. L’emendamento è stato proposto dalla deputata Elena Bonetti (Azione), ma l’idea non è nuova: era già stata richiesta in passato anche da altri, come Michela Di Biase del PD. Per diventare realtà, però, serve ancora l’approvazione del Parlamento. Quindi, appena ci saranno aggiornamenti ufficiali, si potranno avere istruzioni più precise su come fare domanda.