Economia

Contributi Partita IVA 2025: scadenze e aliquote per i lavoratori autonomi

Nel 2025, i titolari di Partita IVA devono prestare attenzione a scadenze e aliquote contributive per evitare sanzioni e garantire una corretta gestione previdenziale. Le regole variano in base alla categoria di appartenenza: artigiani, commercianti, professionisti senza cassa e lavoratori autonomi con cassa previdenziale dedicata.

Chi deve versare i contributi previdenziali?

I lavoratori autonomi rientrano in tre categorie principali, ciascuna con un sistema di contribuzione specifico:

  • Artigiani e commercianti: iscritti alle gestioni speciali INPS.
  • Professionisti senza cassa: iscritti alla Gestione Separata INPS.
  • Professionisti con cassa previdenziale autonoma: avvocati, ingegneri, commercialisti, e altre categorie regolamentate.

Aliquote contributive per il 2025

Le aliquote variano a seconda della categoria:

  • Artigiani e commercianti:
    • Aliquota 24% per titolari e collaboratori, a cui si aggiunge uno 0,48% destinato all’indennizzo per la cessazione dell’attività commerciale.
    • Contributo fisso minimo di circa 4.300 euro annui.
  • Professionisti senza cassa (Gestione Separata INPS):
    • 26,07% per chi non ha altra copertura previdenziale obbligatoria.
    • 24% per chi è già iscritto ad altra forma di previdenza.
  • Professionisti con cassa previdenziale autonoma:
    • L’aliquota varia in base alla cassa di appartenenza. Per esempio, gli avvocati iscritti alla Cassa Forense pagano il 14% sul reddito netto.

Scadenze per il pagamento dei contributi 2025

I contributi devono essere versati seguendo un calendario ben preciso:

  • 16 maggio 2025 – Primo acconto per artigiani e commercianti.
  • 20 agosto 2025 – Secondo acconto per chi è in Gestione Separata.
  • 30 novembre 2025 – Saldo dei contributi per chi è soggetto agli acconti.
  • 16 dicembre 2025 – Ultima rata per chi ha scelto il pagamento rateale.

Come pagare i contributi?

Il versamento dei contributi avviene tramite il modello F24, che può essere pagato:

  • Online tramite il portale INPS.
  • Presso la banca o l’ufficio postale.
  • Attraverso il proprio commercialista o consulente fiscale.

Cosa succede in caso di mancato pagamento?

Il mancato versamento dei contributi può comportare:

  • Sanzioni e interessi di mora applicati dall’INPS o dalla cassa di appartenenza.
  • Perdita della copertura previdenziale per l’anno non versato.
  • Possibili azioni di recupero da parte dell’Agenzia delle Entrate.

Conclusione

Essere in regola con i contributi previdenziali è essenziale per tutti i titolari di Partita IVA. Pianificare i pagamenti, rispettare le scadenze e verificare l’aliquota applicata alla propria categoria aiuta a evitare problemi e garantire una copertura pensionistica adeguata. In caso di dubbi, è sempre consigliabile consultare un commercialista o verificare le informazioni direttamente sul portale dell’INPS.

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