Mobilità docenti 2025/26: quando esce e tutte le date ufficiali

Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha annunciato le date ufficiali per la presentazione delle domande di mobilità per l’anno scolastico 2025/2026. Questo appuntamento è uno dei più attesi da tutto il personale scolastico, in particolare dagli insegnanti che desiderano cambiare sede di servizio o provincia.
In questo articolo, vedremo tutte le date importanti, chi può partecipare alla mobilità, come presentare la domanda e le scadenze da rispettare.
Quando esce la mobilità docenti 2025/26?
L’Ordinanza Ministeriale relativa alla mobilità per l’anno scolastico 2025/26 è attesa per la fine di febbraio 2025. Una volta pubblicata, stabilirà le modalità operative e i criteri per la compilazione delle domande.
Tuttavia, il Ministero ha già comunicato le date ufficiali per presentare le domande di trasferimento e passaggio di ruolo.
Le date ufficiali della mobilità docenti 2025/26
Il calendario per la mobilità scolastica 2025/26 prevede date diverse per le varie categorie di personale:
- Personale docente: dal 5 marzo 2025 al 24 marzo 2025
- Personale educativo: dal 7 marzo 2025 al 27 marzo 2025
- Personale ATA: dal 14 marzo 2025 al 31 marzo 2025
- Insegnanti di religione cattolica: dal 21 marzo 2025 al 17 aprile 2025
Queste date sono state definite dal Ministero e sono valide per tutti i docenti che intendono richiedere un trasferimento o un passaggio di ruolo.
Chi può partecipare alla mobilità scolastica?
La mobilità è rivolta a diverse categorie di personale:
- Docenti a tempo indeterminato: insegnanti di ruolo che desiderano cambiare sede o ruolo.
- Personale educativo: operatori del settore educativo che lavorano in convitti o educandati.
- Personale ATA: personale amministrativo, tecnico e ausiliario della scuola.
- Insegnanti di religione cattolica: con requisiti specifici stabiliti dal Ministero.
Per poter partecipare, i docenti devono aver completato l’anno di prova e avere una posizione regolare dal punto di vista contrattuale.
Come presentare la domanda di mobilità
La domanda deve essere presentata esclusivamente in modalità telematica attraverso il portale Istanze Online del Ministero dell’Istruzione. Ecco i passaggi principali:
- Registrazione su Istanze Online:
- Per accedere è necessario avere un’identità digitale tramite SPID o CIE.
- Compilazione del modulo di domanda:
- I moduli saranno disponibili nella sezione dedicata alla mobilità scolastica.
- Bisogna indicare le sedi desiderate, la tipologia di trasferimento richiesta e allegare i documenti necessari.
- Invio della domanda:
- È fondamentale rispettare le date previste.
- Una volta inviata, verrà rilasciata una ricevuta di conferma.
Per gli insegnanti di religione cattolica, la domanda deve essere presentata utilizzando il modello cartaceo disponibile sul sito del Ministero.
Novità per la mobilità 2025/26
Anche per l’anno scolastico 2025/26 potrebbero essere introdotte alcune novità, tra cui:
- Maggiore flessibilità per i trasferimenti interprovinciali.
- Possibili aggiornamenti alle tabelle di valutazione del punteggio.
- Modifiche alle priorità per i docenti che operano in aree a rischio.
Tutte le novità saranno ufficializzate con la pubblicazione dell’Ordinanza Ministeriale.
La mobilità dei docenti per il 2025/26 rappresenta un’opportunità importante per chi desidera cambiare sede, avvicinarsi alla propria famiglia o crescere professionalmente. È fondamentale seguire con attenzione le scadenze e preparare correttamente la documentazione richiesta.
Per restare aggiornati, è consigliabile consultare regolarmente il sito del Ministero dell’Istruzione e del Merito e monitorare eventuali aggiornamenti ufficiali relativi all’Ordinanza Ministeriale.
Prepararsi in anticipo è il primo passo per affrontare con serenità questa importante fase della carriera scolastica.
Ecco tutto quello che devi sapere, aggiornato al 6 marzo 2025.
Mobilità 2025/2026: le date da segnare
Come ogni anno, le finestre temporali per presentare le domande cambiano a seconda del profilo. Ecco il calendario ufficiale:
- Docenti: dal 7 marzo al 25 marzo 2025
- Personale educativo: dal 7 marzo al 27 marzo 2025
- Personale ATA: dal 14 marzo al 31 marzo 2025
- Insegnanti di religione cattolica: dal 21 marzo al 17 aprile 2025
Tutte le domande devono essere presentate online, attraverso il portale Istanze Online del Ministero, accedendo con SPID o Carta d’Identità Elettronica.
Novità e conferme
Anche per quest’anno restano confermati i famosi vincoli triennali: chi ottiene un trasferimento volontario in una delle sedi richieste non potrà ripresentare domanda di mobilità per i successivi tre anni.
La buona notizia? Sono previste deroghe.
In particolare, potranno chiedere di muoversi anche prima del termine:
- Docenti con figli fino a 16 anni
- Chi assiste un genitore con più di 65 anni
Queste deroghe rappresentano una piccola apertura rispetto alle rigide regole degli anni precedenti, pensata per venire incontro alle esigenze familiari e personali del personale scolastico.
Come vengono valutate le domande
Le domande di mobilità non vengono trattate tutte allo stesso modo.
Vengono assegnati dei punteggi basati su diversi fattori, tra cui:
- Anzianità di servizio: più anni hai lavorato, più punti ottieni.
- Titoli e specializzazioni: corsi aggiuntivi e qualifiche extra possono fare la differenza.
- Situazioni familiari: coniuge che lavora nella stessa zona, figli piccoli o parenti con disabilità possono aggiungere ulteriori punti.
Alla fine, come sempre, saranno i punteggi a stabilire chi si sposta e chi resta.
Quando arrivano i risultati?
Ecco le date previste per la pubblicazione degli esiti:
- Docenti: entro il 20 giugno 2025
- Personale educativo: entro il 25 giugno 2025
- Personale ATA: entro il 30 giugno 2025
- Insegnanti di religione cattolica: entro il 10 luglio 2025
Gli esiti si potranno consultare direttamente su Istanze Online. Se qualcosa non torna, ci sarà tempo per presentare reclamo seguendo le modalità ufficiali.
Perché è importante muoversi ora
Ogni anno c’è chi si riduce all’ultimo minuto per presentare la domanda. Sbagliato.
Conviene iniziare subito a controllare il proprio punteggio, aggiornare i titoli e raccogliere tutti i documenti necessari. Piccoli dettagli possono fare la differenza, e un errore può costarti il trasferimento che desideravi.