Chi è Hans Arp: vita, carriera e opere del maestro del Dadaismo
Scultura, pittura, arte astratta e Dadaismo

Hans Arp è un artista di successo del XX secolo, simbolo di Dadaismo e Surrealismo. Padre dell’arte astratta, artista di grande spessore nell’arte moderna, esercitò il suo talento nella pittura, poesia, scultura.
Biografia di Hans Arp
Nacque a Strasburgo il 16 settembre 1886 e crebbe in un ambiente dove si parlavano la lingua francese e tedesca, ne seguì sia le culture che le dinamiche. Intraprese gli studi d’arte a Parigi, Strasburgo e Weimar, in seguito proseguì nella carriera in un contesto europeo. Nel tempo preferì in ambito professionale le tendenze artistiche più moderne, fino a diventare un personaggio di rilievo in correnti come il Dadaismo e il Surrealismo. Una figura che cambiò radicalmente la concezione delle forme organiche nell’arte astratta ed accolse nuove metodologie nell’espressione dell’arte.
Carriera artistica e Dadaismo
Agli inizi del Novecento, nel primo conflitto mondiale Hans Arp si rifugiò in Svizzera, dove divenne uno dei creatori del movimento Dada a Zurigo, con Tristan Tzara e Hugo Ball. Il Dadaismo era una corrente artistica che si focalizzava sulla concezione del rifiuto di razionalità e forme artistiche tradizionali. Arp realizzava delle opere che rappresentavano sia elementi casuali e astratti, da qui i suoi celebri “collages automatici”, che creava con pezzi di carta in caduta libera su una superficie, fino ad incollarli dove cascavano.
Dopo l’esperienza dadaista, l’artista franco-tedesco si avvicinò al Surrealismo intorno agli anni ’20, in cui scoprì forme fluide e biomorfiche che divennero la distinzione nella sua arte. Durante la carriera collaborò con noti artisti dell’epoca. Ricordiamo Max Ernst, Joan Miró e la moglie Sophie Taeuber, anche sua fonte ispiratrice. Tra alcuni artisti italiani con cui lavorò figurano Giorgio de Chirico, Carlo Carrà e Alberto Savinio, tutti appassionati di arte moderna.
Opere e stile
Le opere di Hans Arp si caratterizzano e distinguono per le forme organiche in un’estetica puramente astratta, in forme che traggono ispirazione prevalentemente dalla natura. Tra le più note ricordiamo:
- “Collages automatici” (1916-1917)
- “Testa-Dada” (1920)
- “Configurazioni biomorfiche”
- “Ptolemy” (1953) Hans Arp fu capace di evolvere il suo stile negli anni, passando dal Dadaismo al Surrealismo fino ad abbracciare l’astrattismo puro.
Altri dettagli su Hans Arp
- Hans Arp utilizzava spesso l’elemento del ‘caso’ per ispirarsi alle sue creazioni
- Nel 1954 vinse il Gran Premio per la Scultura alla Biennale di Venezia, da qui divenne un modello dell’arte moderna.
- La natura lo influenzava a tal punto da volersi unire ad un’arte in simbiosi con il mondo naturale.
- L’artista oltre alla scultura e alla pittura scriveva anche lunghi poemi che esaltavano la sua ideologia dadaista.
L’eredità dell’artista
Attualmente, i suoi capolavori si trovano custoditi nei più prestigiosi musei del mondo, tra cui: il Museum of Modern Art di New York, il Centre Pompidou di Parigi e la Fondazione Arp in Francia. Inoltre, la sua concezione unica dell’arte astratta ispira continuamente generazioni di artisti anche contemporanei. Nello stile innovativo e con il suo metodo sperimentale, Hans Arp è un modello dell’arte moderna ed ha dimostrando che la linea di confine tra caos e armonia è spesso sottile e allo stesso tempo affascinante.