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PITBULL UCCIDE UNA BAMBINA AD ACERRA: PERCHÉ I MEDIA SI CONCENTRANO SEMPRE SU QUESTA RAZZA?

La notizia dell’attacco mortale di un pitbull a una bambina di 9 mesi ad Acerra ha scatenato il solito dibattito: “Queste razze andrebbero vietate?” Ma c’è un aspetto che pochi considerano: i media parlano solo degli attacchi di pitbull, ignorando le altre razze?

Perché i media enfatizzano sempre gli attacchi dei pitbull?
I dati reali sugli attacchi di cani cosa dicono?
La responsabilità è del cane o del padrone?

Andiamo a fondo della questione.

PERCHÉ SI PARLA SEMPRE DI PITBULL?

Ogni volta che un cane attacca, i titoli sono sempre gli stessi:

  • “Pitbull sbrana una bambina, tragedia in casa”
  • “Pitbull impazzisce e aggredisce il padrone”

Ma se cerchiamo attacchi mortali di altre razze, come Labrador o Pastori Tedeschi, le notizie sono quasi inesistenti. Perché?

  • Il sensazionalismo vende: un pitbull fa più paura di un barboncino, quindi le notizie vengono enfatizzate.
  • Bias mediatico: se un Labrador attacca un bambino, si parla di “incidente”; se lo fa un pitbull, diventa “omicidio”.
  • Percezione pubblica: i pitbull vengono visti come cani pericolosi a prescindere, alimentando il pregiudizio.

Un report del CDC USA del 2024 mostra che il 27% degli attacchi fatali è stato causato da pitbull, ma il 73% da altre razze di cui nessuno parla.

Cani coinvolti in attacchi mortali:

  • Labrador Retriever: 12%
  • Rottweiler: 9%
  • Pastore Tedesco: 8%
  • Molossoidi vari: 6%
  • Altri cani misti: 38%

Se il problema fosse solo la razza, perché non si leggono notizie sugli altri cani coinvolti in aggressioni mortali?

IL VERO PROBLEMA: PADRONI IRRESPONSABILI O CANI PERICOLOSI?

Si sente spesso dire: “Non esistono cani cattivi, solo padroni irresponsabili.” Ma è davvero così?

  • L’educazione e l’addestramento contano: Un pitbull ben educato può essere più docile di un Chihuahua isterico.
  • Molte famiglie non sanno gestire cani di grossa taglia: Adottare un molossoide senza preparazione è come guidare una Ferrari senza patente.
  • Alcuni cani hanno un’energia e un morso più potenti: Non significa che siano pericolosi, ma che richiedono più responsabilità.

Negli Stati Uniti e in alcune parti d’Europa esistono patenti per chi adotta cani considerati pericolosi. In Italia chiunque può adottare un pitbull senza alcun controllo.

SOLUZIONI POSSIBILI

Il problema non è tanto la razza, ma la gestione del cane. La domanda non è se i pitbull siano pericolosi, ma come prevenire tragedie come quella di Acerra.

  • Educazione obbligatoria per chi adotta certe razze: Test attitudinali per verificare se un padrone è adatto.
  • Limitazioni alle adozioni irresponsabili: Niente più pitbull a chi non ha esperienza con cani di grossa taglia.
  • Sanzioni più severe per chi maltratta o addestra male un cane: Molti attacchi avvengono perché i padroni incitano all’aggressività.
  • Regolamenti specifici per famiglie con bambini piccoli: Un cane di grossa taglia in una casa con neonati dovrebbe essere valutato con più attenzione.

La soluzione non è demonizzare una razza, ma rendere l’adozione e la gestione di questi cani una scelta consapevole e responsabile.

Cosa ne pensi? Il problema è la razza o la gestione del cane?

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Davide Paglianiti

Classe 1994, giornalista pubblicista iscritto all'ordine del Lazio e fotogiornalista freelance. Mi occupo principalmente di attualità, gossip e televisione. Per anni ho lavorato all'estero lavorando su conflitti civili come la guerriglia del popolo cileno contro il Governo, o la lotta per la terra Mapuche. Attualmente sono rientrato in Italia e scrivo libri per passione

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