Infezioni da contatto: l’importanza dell’igiene delle mani

Davide Paglianiti

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Ci “infezioni da contatto” ci si riferisce a una serie di patologie che possono insorgere quando microrganismi patogeni come batteri, virus o funghi penetrano nel corpo in seguito al contatto, diretto o indiretto, con persone, oggetti o superfici contaminate.

È noto che tali agenti raggiungono il nostro organismo molto spesso attraverso le mani, uno dei primi punti di contatto con molte superfici, e di conseguenza anche per i microbi.

Cerchiamo quindi di saperne di più sulle infezioni da contatto e sull’importanza di igienizzare le mani, con un breve focus sulla differenza tra la congiuntivite da infezione e la congiuntivite allergica: quest’ultima infatti ha tutt’altre cause per quanto la sintomatologia sia molto simile.

Le infezioni da contatto

Le infezioni da contatto più comuni sono quelle della bocca e degli occhi. Generalmente si tratta di infezioni virali o batteriche, mentre sono meno frequenti quelle fungine.

Le mani sporche o non adeguatamente igienizzate possono essere la causa di varie forme infettive che possono interessare la bocca, la gola e gli occhi, ovvero i principali punti di accesso per germi e batteri.

 

Esempi di infezioni della bocca che possono essere dovute a una scarsa o scorretta igienizzazione delle mani sono la gengivite, l’herpes labiale e la faringite. Queste condizioni possono colpire chiunque, ma sono più frequenti in coloro che tendono a mangiarsi spesso le unghie; la tendenza a portarsi le mani alla bocca, infatti, facilita enormemente l’accesso all’organismo per gli agenti patogeni. Per quanto riguarda i patogeni più frequentemente coinvolti in questo tipo di infezioni, ci sono perlopiù gli streptococchi e l’Herpes simplex virus.

 

Relativamente alle infezioni degli occhi, le patologie più comuni legate al contatto con le mani sporche sono le blefariti e le congiuntiviti batteriche e virali. I principali artefici di queste infezioni sono gli stafilococchi e gli adenovirus. Batteri e virus possono resistere a lungo su superfici contaminate e la condivisione di oggetti quali asciugamani, occhiali, posate o bicchieri può essere estremamente critica poiché favorisce ulteriormente la trasmissione di questi patogeni anche tra persona e persona.

Igienizzazione delle mani

Lavarsi e igienizzarsi le mani è una delle principali misure che si possono adottare per prevenire o comunque ridurre drasticamente il rischio di infezioni da contatto.

È comunque di fondamentale importanza adottare la tecnica più corretta: si devono lavare le mani con acqua e sapone per circa 20 secondi, coprendo tutte le superfici, inclusi i polpastrelli e gli spazi interdigitali.

Dopo essersi lavati le mani, è bene anche utilizzare un igienizzante apposito: la maggior parte dei prodotti attualmente in commercio contiene una percentuale di alcol che va dal 60 all’80%.

È consigliabile igienizzare le mani prima di mangiare o di toccarsi il viso e prima di inserire negli occhi le lenti a contatto.

Inoltre, sono opportuni lavaggio e igienizzazione dopo essere venuti a contatto con superfici pubbliche, dopo essere stati in luoghi affollati (per esempio in bus o in metropolitana) e dopo aver tossito o starnutito.

La differenza tra congiuntivite infettiva e quella allergica

La congiuntivite infettiva e quella allergica sono forme diverse di questa patologia, ma hanno vari segni e sintomi in comune (rossore degli occhi, lacrimazione, ipersensibilità alla luce, fastidio oculare, sensazione di corpo estraneo negli occhi ecc.).

 

La prima è un processo infettivo causato principalmente da virus o batteri, che può insorgere anche ad un solo occhio o colpirne prima uno e poi diffondersi nell’altro. La forma virale della congiuntivite ha anche un fattore di rischio maggiore, data la sua forte contagiosità. Il trattamento delle congiuntiviti infettive è generalmente effettuato con colliri a base di antibiotici o di antivirali a seconda del patogeno coinvolto.

 

La congiuntivite allergica è essenzialmente legata all’esposizione ad allergeni, come per esempio acari della polvere, pollini, peli di animali domestici, muffe ecc.

Il rimedio principale per le congiuntiviti allergiche è il ricorso a colliri antistaminici; è inoltre consigliato limitare, per quanto possibile, l’esposizione agli allergeni