Detrazioni per condizionatore: come funzionano e come ottenerle
Installare un condizionatore soprattutto negli ultimi anni, con l’aumento delle temperature estive, è diventata quasi una necessità. In effetti si tratta di un elettrodomestico estremamente utile per migliorare il comfort domestico. L’acquisto e l’installazione di un condizionatore può comportare costi significativi, tuttavia ci sono degli incentivi fiscali che possono alleggerire questo onere.
Nello specifico, per ottenere detrazioni fiscali sull’acquisto e l’installazione dei condizionatori è possibile utilizzare diversi tipi di incentivo, tra cui spiccano il bonus ristrutturazioni e il Superbonus.
Bonus ristrutturazioni
Come già detto, uno dei modi per avvalersi delle detrazioni per condizionatore è il bonus ristrutturazioni. Si tratta di un’agevolazione fiscale per il recupero del patrimonio edilizio, che permette di ottenere una detrazione IRPEF del 36% delle spese sostenute (aumentata fino al 50% fino al 31 dicembre 2024).
Tale bonus è valido solo in caso di interventi di ristrutturazione per immobili a uso residenziale o parti comuni di condomini. Inoltre, ci sono alcune condizioni da rispettare. In primo luogo, i lavori di ristrutturazione devono essere iniziati dal 1° gennaio dell’anno precedente a quello dell’acquisto del condizionatore. Inoltre, il condizionatore installato deve avere una classe energetica A, e garantire, quindi, un’efficienza energetica ottimale. Un altro requisito fondamentale è che l’intervento di ristrutturazione sia in grado di apportare un risparmio energetico complessivo all’edificio.
È importante notare che, se si ha intenzione di sfruttare il bonus condizionatori nell’ambito degli interventi di ristrutturazione, è obbligatorio inviare una comunicazione all’Enea (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile) entro 90 giorni dalla fine dei lavori.
Superbonus
Il Superbonus è un’agevolazione fiscale introdotta per incentivare interventi specifici volti a migliorare l’efficienza energetica e a consolidare strutturalmente gli edifici, riducendo anche il rischio sismico. In alcuni casi, è possibile beneficiare del Superbonus per ottenere una detrazione fiscale anche sull’acquisto dei condizionatori.
Questa opportunità si applica quando si installa un nuovo condizionatore o si sostituisce uno vecchio durante lavori di ristrutturazione che migliorano l’efficienza energetica dell’edificio di almeno due classi. In tal caso, è consentito usufruire del Superbonus anche per “alleggerire” il costo del condizionatore.
È necessario, però, che l’installazione del condizionatore avvenga nel periodo in cui si eseguono i lavori che rendono possibile l’accesso al Superbonus. Per l’anno 2024, la detrazione è fissata al 70% dell’importo, mentre per il prossimo anno è prevista una diminuzione di tale percentuale, e la detrazione sarà del 65%.
Chi può usufruire delle detrazioni fiscali sui condizionatori
Dopo aver brevemente visto quali sono gli incentivi previsti per coloro che hanno intenzione di acquistare e installare un condizionatore in casa, magari per sostituire il precedente, è necessario chiarire chi può beneficiarne. Le detrazioni fiscali in esame rappresentano un’occasione di risparmio sia per le famiglie che per le aziende. Diversamente da quello che si potrebbe credere, sono altresì legittimati ad usufruire dei benefici fiscali in questione anche coloro che non sono proprietari dei beni nei quali vengono installati i climatizzatori. Pertanto, il bonus condizionatore può essere richiesto anche dagli usufruttuari, locatari, familiari conviventi (a coloro che sono intestate le fatture e che sostengono la spesa), i conviventi more uxorio, le società di persone e società di capitali, associazioni di professionisti e condomini.
Come chiedere il bonus condizionatori 2024
Come si è già avuto modo di precisare, il bonus condizionatori non è un’agevolazione a sé stante, ciò vuol dire, in parole povere, che non esiste una domanda ad hoc da presentare presso un ufficio preposto.
Si tratta di una detrazione fiscale e che pertanto può essere comodamente ottenuta mediante la compilazione del modello 730 (per i lavoratori dipendenti) oppure tramite il modello Redditi Persone Fisiche (l’ex Modello Unico) per i lavoratori autonomi.
L’erogazione della detrazione avviene in rate annuali. Nel caso in cui ci si avvalga del bonus ristrutturazione (ma anche del bonus mobili oppure l’Ecobonus), la detrazione viene “spalmata” in ben dieci quote annue di pari importo. Viceversa, ove si benefici del superbonus, la detrazione viene suddivisa in sole quattro quote di pari importo.
I documenti da conservare
Per poter beneficiare del bonus condizionatori non è necessario essere in possesso del Modello ISEE (come normalmente accade quando si vuol accedere a forme di agevolazioni). Questo perché i bonus in esame non sono vincolati al reddito oppure al patrimonio del soggetto che lo richiede. Tuttavia, è necessario conservare alcuni documenti per poter dimostrare che il pagamento effettuato per acquistare il condizionatore sia avvenuto attraverso metodi tracciabili. Ciò vuol dire che non si ha diritto al bonus se si acquista il condizionatore attraverso metodi di pagamento non tracciabili, come ad esempio l’uso dei soldi contanti.
Tra i documenti che è necessario conservare figurano la fattura d’acquisto, sulla quale deve essere riportate tutte le informazioni relative all’acquisto, la ricevuta del bonifico (nel caso si utilizzi questo metodo di pagamento) oppure la ricevuta della transazione se il pagamento è stato effettuato attraverso l’uso di carte elettroniche.