Chi ha portato il karaoke in Italia: la storia della musica
Chi ha portato il karaoke in Italia, la storia di Negishi
Il karaoke è sicuramente uno dei passatempi più apprezzati da tante persone in tutto il mondo e anche in Italia. Proprio nel nostro paese negli anni sono stati pubblicizzati e venduti tanti macchinari per poter replicare le emozioni di un karaoke direttamente a casa con amici e parenti. Non tutti però sanno che il primo karoke nasce in Giappone, precisamente a Tokyo da un’idea di Shigeichi Negishi, il vero padre di questa invenzione.
Chi ha portato il karaoke in Italia: lo Sparko Box
Nel 1967, Negishi ha introdotto la prima macchina per il karaoke, chiamata Sparko Box. Questa innovazione ha rivoluzionato il modo in cui la musica fa parte delle nostre vite. L’ispirazione è sbocciata in una mattina nella sua azienda di elettronica a Tokyo, quando un dipendente, prendendolo in giro per il suo canto, ha stimolato Negishi a pensare che sarebbe stato migliore se la sua voce fosse stata accompagnata da una traccia musicale appropriata.
La Sparko box fu subito un successo arrivando ovunque nel mondo.
Negishi e il karaoke cosa ci lasciano
L’inventore del primo karaoke è scomparso proprio negli ultimi mesi, morto per cause naturali dopo una caduta lo scorso 26 Gennaio. Negishi ci lascia una lunga eredità musicale con il karaoke al suo centro, come uno strumento non tanto di canto, quanto di aggregazione per persone e comunità.
Il karaoke di Negishi infatti non era un modo per mostrare le proprie doti canore, quando un modo per riunirsi e divertirsi insieme. Ancora oggi cantare ad un karaoke non necessità di particolari doti o talenti, ma solo di un briciolo di coraggio e tanta auto ironia. In questo modo lo spirito reale giapponese continua a vivere attraverso la fredda macchina.