Chiara Ferragni, ancora guai dopo il pandoro-gate: la Procura di Prato indaga per truffa aggravata
Non si ferma l'ondata Chiara Ferragni. Dopo Balocco, Safilo, spunta la procura ad indagare.
Il pandoro-gate continua, e non si ferma più. Da ieri anche la Procura di Prato ha deciso di aprire un fascicolo su Chiara Ferragni per quanto riguarda il caso Balocco e il pandoro rosa. L’influencer è quindi nel mirino della giustizia, e da poche ore la notizia è stata confermata anche da Adnkronos. Scopriamo cosa sta succedendo all’imprenditrice cremonese.
Chiara Ferragni, la Procura di Prato apre un fascicolo: gli accertamenti sulla vicenda del pandoro
La Procura di Prato con i magistrati di competenza, ha voluto aprire un fascicolo per chiarire cos’è successo davvero con la questione Balocco-Ferragni. In effetti, negli ultimi giorni non si parla d’altro, e l’influencer moglie di Fedez, sta perdendo followers e collaborazioni a vista d’occhio.
La Guardia di Finanza ha già acquisito moltissimi documenti per proseguire con le indagini coordinate da Laura Canovai, procuratrice, per poi passarli alla procura di Milano, dove in seguito si concentreranno le indagini. Per ora, sembra che non siano ancora spuntati reati di nessun genere o violazioni delle regole antitrust, ma non è ancora detta l’ultima parola. Il Codacons, al contempo, caldeggia per indagini di truffa aggravata, anche se per ora l’indagine è “senza titolo di reato”.
Chiara Ferragni e Codacons, una guerra mai finita
Come abbiamo accennato, anche il Codacons – già noto per essere acerrimo nemico del rapper Fedez – ha rilasciato un esposto, grazie al quale è partita poi tutta l’inchiesta. Come ha specificato Ansa:
“Gli accertamenti al momento, riguarderanno i contenuti dell’esposto per truffa nei confronti ‘di una pluralità di individui’, ossia i consumatori, come hanno scritto le associazioni”
Intanto si continua ad indagare anche sulle uova di Pasqua. Dopo la maximulta di un milione di euro a Chiara Ferragni e Balocco, le fiamme gialle stanno effettuando accertamenti anche sul caso di Dolci Preziosi. Per ora, permane il modello 45, ovvero un fascicolo senza indagati e senza ipotesi di reato.