Quanto guadagna un elettricista?
C’è un mestiere che, pur essendo spesso sottovalutato, è fondamentale per il funzionamento della società moderna: l’elettricista. Questi professionisti sono chiamati ad occuparsi di tutto ciò che riguarda l’impiantistica elettrica, dalle semplici riparazioni alle installazioni di impianti complessi. Ma quanto guadagna un elettricista? La risposta a questa domanda dipende da molti fattori, come l’esperienza, la specializzazione e la zona geografica in cui opera. In questo articolo cercheremo di approfondire il tema, analizzando le differenze salariali tra i vari livelli di esperienza e settori di specializzazione, per avere una panoramica completa su quanto possa guadagnare un elettricista.
Quanto guadagna un elettricista?
Tra le professioni che non sanno cos’è la crisi c’è senz’altro l’elettricista, una professione che resiste da sempre ad ogni crisi economica e da molti anni riconosciuta anche con un percorso di studi apposito, la cui presenza o manodopera svolge ancora un ruolo chiave su più ambiti.
L’intervento di questo professionista è sempre più importante e necessario,opera in settori come l’edilizia, ma anche nell’industria.
In pratica, ovunque siano presenti sistemi elettrici, occorre un elettricista che mette al servizio del cliente la propria esperienza e la propria manualità.
Un ruolo chiave in molti ambiti quindi di cui è impossibile farne a meno a volte, visto che comunque il fai da te nell’installazione e nella manutenzione degli impianti elettrici non è consentito per legge e devono dunque essere realizzati o revisionati da professionisti in possesso di una certificazione riconosciuta.
Ma quanto guadagna un elettricista in italia
Bisogna però premettere che l’elettricista, così come il carpentiere e altre figure legate all’edilizia, è un artigiano che può sia lavorare in proprio, indipendente a partita Iva quindi che da dipendente presso una ditta specifica.
A differenza di altre professioni del settore, però, il suo bagaglio di conoscenze è specifico su argomenti che vanno dall’impiantistica, all’elettrotecnica, agli schemi elettrici, e qualsiasi altro argomento su questo settore.
Spesso l’elettricista è anche un esperto di meccanica e di telefonia, e diventando un professionista di questo tipo potrebbe anche impiegarsi in settori come il cablaggio dei cavi telefonici o nella manutenzione di apparecchi come i trasformatori ed i motori.
Un tuttofare in poche parole, anche se, nonostante le competenze e le conoscenze, la realtà delle sue priorità sono molto precise e l’elettricista, infatti, lavora quasi esclusivamente con impianti cablati, composti da cavi elettrici, installandoli oppure manutenendoli.
Ciò che può essere diverso, e non poco, è il luogo di impiego.
L’elettricista può lavorare sia nel settore edile, installando i sistemi elettrici delle case, come anche nell’industria, occupandosi dei sistemi cablati delle aziende.
In più, può essere responsabile dell’installazione e della gestione dei sistemi elettrici come dipendente di grandi ditte che si occupano di questo nello specifico.
Ovviamente ogni elettricista è specializzato in una determinata tipologia di impiantistica, la principale distinzione c’è quando dobbiamo gestire l’installazione di impianti cablati ad alta tensione o a bassa tensione.
E inoltre questo professionista non si occupa solo di impianti ma anche di attrezzature elettriche. Ad esempio, un elettricista potrebbe essere in grado di riparare un elettrodomestico, soprattutto se parliamo di quelli moderni, spesso dotati di componenti elettroniche e di centraline.
Quanto guadagna un elettricista?
Gli elettricisti guadagnano molto bene, proprio perché sono indispensabili per l’installazione di impianti a norma, e posseggono delle qualifiche che richiedono tanto studio e tanta pratica.
La remunerazione media di un elettricista in Italia ammonta intorno ai 32.000 euro annui, ovvero più del doppio degli stipendi medi nella Penisola.
Ma anche le remunerazioni base, che partono da circa 20.000 o 22.000 euro, e che dunque permettono anche a quelli senza esperienza di guadagnare bene a partire dal primo impiego.
Esistono anche dei professionisti di grande esperienza che arrivano fino ad un massimo di 44.000 euro di stipendio, ma sono casi rari.
Naturalmente, dipende anche dalla città nella quale si lavora: a Milano la media è più alta, e corrisponde a circa 35.000 euro di stipendio.
Per gli apprendisti, la remunerazione difficilmente supera i 10.000 euro.
Come si diventa elettricista?
Quando si parla di professioni tecniche come quella dell’elettricista, spesso si fa riferimento all’esperienza sul campo e alla formazione professionale. Diventare un elettricista richiede una buona dose di dedizione, passione e pazienza, perché il lavoro richiede precisione e attenzione ai dettagli.
Per iniziare la carriera da elettricista, solitamente si parte da un percorso di formazione che può essere accademico o pratico. Alcuni scelgono di frequentare una scuola professionale per acquisire le basi della teoria elettrica, mentre altri preferiscono apprendere direttamente sul campo, magari tramite un tirocinio o un apprendistato con un professionista già affermato.
Indipendentemente dal percorso scelto, l’apprendimento continuo è fondamentale per l’elettricista. Infatti, le tecnologie e le normative nel settore dell’elettricità cambiano continuamente, richiedendo quindi una costante formazione e aggiornamento.