Invalidità permanente: come si calcola e come richiedere la pensione?
L’invalidità permanente è una delle tematiche più delicate e complesse in ambito previdenziale. Spesso si parla di essa in modo astratto e impersonale, ma dietro a questo termine si celano storie di vita, di lavoro e di sofferenza.
Infatti, l’invalidità permanente rappresenta il punto di arrivo di un percorso difficile, che spesso vede le persone coinvolte costrette ad abbandonare il lavoro a causa di un infortunio o di una malattia invalidante.
In questo contesto, sapere come si calcola e come richiedere la pensione di invalidità permanente diventa un’informazione fondamentale per chi si trova in questa situazione. Scopriamo insieme quali sono le procedure e le regole da seguire per poter usufruire di questa tutela previdenziale.
Invalidità permanente: la definizione
L’invalidità permanente è una condizione che si riferisce ad un danno fisico irreversibile, parziale o totale, causato da una malattia o un infortunio. Tale condizione influisce sulla vita della persona colpita per l’intera durata della sua esistenza. Spesso, il paziente perde completamente o parzialmente la capacità lavorativa generica a causa di tale evento.
In questo contesto, le assicurazioni sono chiamate a garantire un capitale che possa consentire alla persona di mantenere il proprio tenore di vita precedente all’evento, permettendole di far fronte alle spese necessarie per la cura e la gestione della propria disabilità.
Prima di spiegare come accedere agli importi per il risarcimento del danno fisico permanente è bene iniziare a parlare della tipologia di danno subito.
E’ evidente che un infortunio sul lavoro sarà risarcito in maniera differente rispetto alle lesioni subite in un investimento pedonale, così come un danno di malasanità verrà considerato in maniera differente rispetto ad un danno subito nella vita privata.
Esistono apposite tabelle per capire come muoversi in questo ambito e a quali diritti si ha accesso, ma prima di tutto bisogna individuare il tipo di lesione permanente subita.
I casi più frequenti
I sinistri stradali sono senza dubbio tra le casistiche più frequenti per quanto riguarda le invalidità permanenti. In questo caso le lesioni e le menomazioni si dividono in micro e macro permanenti.
Nel caso delle micro permanenti si tratta di lesioni che ottengono fino al 9% di invalidità, le seconde vanno dal 10 al 100% di invalidità.
Nei casi in cui ci si trovi di fronte a un danno di lieve entità, il riferimento normativo che va preso in considerazione per il risarcimento del danno mediante specifiche tabelle micro permanenti è l’art. 139 del Codice delle Assicurazioni (D.Lgs. 209 del 2005).
Per quanto riguarda il grado superiore, lesioni macro permanenti superiori al 10% di invalidità, vengono liquidate mediante le Tabelle del Tribunale di Milano. Queste ultime vengono utilizzate su tutto il territorio italiano per le lesioni di invalidità superiori al 10%.
L’importanza dell’età e la stima del medico legale
L’entità percentuale del danno viene stabilita dal medico legale che riesce a tradurre in percentuali il danno subito dalla persona. Una volta stabilito questo bisognerà valutare l’età del danneggiato.
Ogni anno in più del danneggiato andrà a ridurre l’entità del risarcimento: un danno che porta ad un invalidità dell’8%, per esempio, porterà ad un risarcimento maggiore per un ragazzo di 17 anni rispetto allo stesso danno subito da un anziano di 71 anni.
Le tabelle
Per consultare le tabelle basterà fare una velocissima ricerca su internet e si accederà in breve sia alle tabelle di Milano per danni macro permanenti, uguali e superiori al 10%, sia alle tabelle per danni micro permanenti, ovvero inferiori al 10%.
Come accedere alla pensione di invalidità permanente
La pensione di invalidità permanente viene assegnata a chi perde parte, o tutta, la capacità di lavorare a causa di eventi traumatici, malattie, incidenti…
Per richiederla bisognerà fare domanda all’INPS. Prima di tutto però bisognerà rivolgersi ad un medico che dovrà certificare il danno e inviare la richiesta all’Istituto.
Con la ricevuta della richiesta il danneggiato può rivolgersi ai patronati per compilare la domanda online con tanto di certificato medico già trasmesso all’Inps.
Dopo di che verranno fatti degli accertamenti medici da parte dell’Istituto. La commissione medica rilascerà dunque un certificato di invalidità con riportato il grado della stessa.
Grazie a questo documento il richiedente potrà richiedere l’assegno o la pensione mensile di invalidità.
Il richiedente, con questo certificato, potrà già richiedere l’assegno o la pensione mensile di invalidità. Dopo tre riconoscimenti consecutivi, l’assegno viene confermato automaticamente.