Pensioni di reversibilità ai superstiti: come si calcola?

Jacqueline Facconti

PENSIONE

La pensione di reversibilità è un’importante forma di sostegno economico per i familiari superstiti di un lavoratore deceduto. Tuttavia, l’importo di tale pensione dipende da diversi fattori, come il grado di parentela del beneficiario, il numero di persone che compongono il nucleo familiare e il reddito del beneficiario stesso. In questo modo, la pensione di reversibilità può variare notevolmente da caso a caso, e può rappresentare una significativa fonte di aiuto finanziario per alcuni, mentre per altri può non essere sufficiente a coprire le spese quotidiane. È quindi importante comprendere i fattori che determinano l’importo della pensione di reversibilità al fine di poter valutare adeguatamente il sostegno economico che essa può fornire.

Le pensioni di reversibilità o pensione ai superstiti è una prestazione di natura economica che viene riconosciuta ad alcuni familiari del lavoratore o del pensionato deceduto.

La pensione di reversibilità è un trattamento di natura previdenziale e non assistenziale: viene erogata in base alla contribuzione versata dal defunto e non spetta in misura intera ai superstiti, eccetto in alcuni casi.

Pensione di reversibilità: chi sono i beneficiari?

Sono beneficiari della pensione di reversibilità i seguenti soggetti:

  • coniuge, anche separato oppure divorziato,
  • figli (sino a 26 anni se studenti universitari, sino a 21 anni, se studenti, altrimenti sino alla maggiore età, o senza limiti di età se inabili al lavoro),
  • genitori over 65 anni che hanno diritto alla pensione solo se il coniuge o i figli mancano, o non rientrano tra gli aventi diritto,
  • fratelli celibi e sorelle nubili, che devono risultare viventi a carico ed inabili al lavoro al momento del decesso del pensionato,
  • nipoti per i quali risultino verificati gli stessi requisiti dei figli aventi diritto.

Pensioni di reversibilità: a quanto ammonta nel 2021?

Per il corrente anno la pensione di reversibilità ha un importo aggiornato annualmente, che corrisponde a una percentuale della pensione spettante al defunto o a una percentuale della pensione alla quale avrebbe avuto diritto.

Per la parte di contributi previdenziali accreditati prima del 1° gennaio 1996 si applicano le regole del retributivo, mentre per quelli successivi si applicano le regole del contributivo.

Le percentuali da applicare variano in base alla tipologia dei superstiti ed alla composizione del nucleo familiare:

  • coniuge e due o più figli: spetta, in totale, il 100%;
  • tre o più figli: spetta, in totale, il 100%;
  • sei fratelli o sorelle: spetta, in totale, il 90%;
  • coniuge solo: spetta il 60% della pensione del dante causa;
  • sei fratelli o sorelle: spetta, in totale, il 90%;
  • un figlio: spetta il 70%;
  • coniuge ed un figlio: spetta, in totale, l’80%;
  • due figli: spetta, in totale, l’80%;
  • quattro fratelli o sorelle: spetta, in totale, il 60%;
  • un genitore: spetta il 15%;
  • due genitori: spetta, in totale, il 30%;
  • tre fratelli o sorelle: spetta il 45%;
  • sette o più fratelli o sorelle: spetta il 100%;
  • un fratello o una sorella: spetta il 15%;
  • cinque fratelli o sorelle: spetta il 75%;
  • due fratelli o sorelle: spetta il 30%.

In assenza del coniuge la pensione di reversibilità spetta ai figli nella misura di:

  • 3 o più figli: 100%;
  • un solo figlio: 70%;
  • 2 figli: 80%.

La questione dell’inabilità

Per poter ricevere benefici per i sopravvissuti, l’articolo 8 della legge 222/1984 stabilisce che è necessario essere incapaci a causa di una malattia, disabilità fisica o mentale, che impedisca totalmente e permanentemente lo svolgimento di qualsiasi lavoro. Tuttavia, i figli maggiorenni incapaci hanno la possibilità di conservare il diritto alla pensione per il sopravvissuto, anche se svolgono attività lavorative specifiche con scopi terapeutici e presso alcuni datori di lavoro, come specificato nella circolare INPS 15/2009. Per ottenere maggiori informazioni sulla reversibilità per i figli incapaci, si possono consultare le fonti indicate.

 

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