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Pasta italiana, è boom di esportazioni in tutto il mondo

La pasta italiana è molto amata in tutto il mondo e sta diventando sempre più famosa grazie all’aumento delle esportazioni. Infatti, è considerata un simbolo della cultura e della tradizione gastronomica italiana, e viene prodotta utilizzando ingredienti di alta qualità e tecniche di produzione artigianali. Apprezzata per la sua versatilità in cucina e per la sua bontà, la pasta può essere abbinata a molte salse e condimenti. Oltretutto, la pasta italiana è salutare e spesso prodotta con ingredienti naturali e biologici, senza conservanti o additivi chimici.

Pasta italiana. E’ Record storico per le esportazioni che superano i 3 miliardi di euro, nell’anno del Covid. Si è trattata di una crescita del 16% rispetto all’anno precedente, in controtendenza con il trend generale dell’export Made in Italy. Gli Stati Uniti sono diventati i maggiori consumatori mondiali di pasta italiana, fuori dai confini nazionali. Aumento record del 40% per la pasta negli U.S.A., che superano di slancio Francia, Germania e Gran Bretagna. Crescita rilevante anche negli altri continenti con un aumento del 39% in Australia e una crescita del 16% in Giappone e del 23% in Cina.

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Pasta, impennata di vendita anche in patria

Impennata delle vendite anche in patria dove, in particolare la pasta prodotta con grano italiano ha avuto una crescita del 29% nelle vendite. Una tendenza di crescita che ha coinvolto quasi tutti i principali marchi italiani. La necessità di passare il tempo fra le mura domestiche a causa del lockdown ha spinto le famiglie italiane ad un ritorno alla cucina casalinga con la riscoperta delle ricette della tradizione, a partire proprio dai primi a base di pasta.

In Italia vengono prodotte 3,6 milioni di tonnellate di pasta, pari a circa un quarto della produzione mondiale, grazie all’impegno di circa 200.000 aziende agricole che forniscono grano duro di alta qualità. La filiera della pasta italiana conta circa 360 imprese e 7.500 addetti, con un valore complessivo di circa 5 miliardi di euro.

Nel tempo, il numero dei formati di pasta è cresciuto esponenzialmente e adesso sono disponibili circa 300 tipi diversi, inclusi quelli integrali, senza glutine, a base di farine alternative e di legumi. Inoltre, la ricerca del “Made in Italy” ha portato alla riscoperta di varietà antiche di grano come il Senatore Cappelli, la Timilia e il Saragolla, che stanno diventando sempre più popolari.

Questo ha anche portato alla creazione di numerosi marchi di pasta che garantiscono l’uso esclusivo di grano italiano al 100%. Grazie a queste iniziative, le vendite di prodotti fatti con il grano italiano sono aumentate del 14% già nell’ultimo periodo del 2022, secondo un’analisi della Coldiretti basata sui dati di Ismea.

La rivincita della Dieta Mediterranea

In media, solo il 10% delle aziende italiane del settore agroalimentare esporta all’estero, ma nel settore dei pastifici, la maggior parte delle aziende esporta una parte della loro produzione. Le esportazioni di pasta contribuiscono almeno al doppio del fatturato delle aziende del settore alimentare italiano. Grazie al successo della pasta italiana all’estero, la cultura culinaria italiana ha guadagnato una fama ben meritata come la migliore e la più sana del mondo.

Non solo le ricette e gli ingredienti, ma anche il rapporto che gli italiani hanno con il cibo ha fatto scuola in tutto l’Occidente per contrastare i disturbi alimentari e promuovere uno stile di vita sano come la Dieta Mediterranea. La pasta, se condita con sugo leggero, olio crudo, ricotta o verdure, non solo è gustosa, ma anche salutare. È un carboidrato complesso che fornisce energia al cervello e aiuta il sistema immunitario, i reni e il sistema cardiocircolatorio.

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