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Tantrismo: cos’è? Tutti i benefici sulla religione dell’eros

Il Tantrismo è una pratica spirituale millenaria che mira a unire l’individuo con l’Assoluto attraverso la sublimazione dell’energia sessuale. Questa disciplina abbraccia l’aspetto fisico ed emotivo dell’essere umano e permette di raggiungere una maggiore consapevolezza del proprio corpo e della propria sessualità. I benefici sulla religione dell’eros sono molteplici e includono la riduzione dello stress, la stimolazione della creatività e della fantasia, la promozione di una maggiore intimità e connessione con il proprio partner, e la capacità di superare le difficoltà legate alla sessualità. Il Tantrismo rappresenta un’opportunità unica per esplorare la propria sessualità in modo consapevole e responsabile e per avvicinarsi a una visione dell’eros come fonte di elevazione spirituale e di connessione con l’Assoluto.

Cos’è il tantrismo?  Oggi vi diremo qualcosa sulla storia della tradizione indiana che fa del sesso uno strumento per elevare lo spirito fino all’unione con il cosmo.
Ma sopratutto considera la donna il centro dell’universo.

Tantrismo significato: tantrismo tibetano

Il tantrismo, una pratica spirituale antica originaria della cultura indiana e buddhista, cerca di unire i desideri materiali e spirituali attraverso l’utilizzo di rituali, meditazione e tecniche sessuali. Si concentra sull’energia sessuale come mezzo per raggiungere l’illuminazione e la realizzazione del potenziale umano, ma ciò non significa che promuova la promiscuità sessuale. Invece, il tantrismo pone grande enfasi sulla consapevolezza e sul rispetto dei desideri e delle emozioni umane.

Negli Anni ’70 e ’80 del Novecento il tantrismo – tantra sessualità- ha avuto il suo momento di gloria.

Merito della New Age, uno stile di vita che si ispirava alla spiritualità, all’esoterismo, alle medicine alternative e alle religioni orientali e che ripropose questa dottrina come una nuova moda.

A fare breccia anche in Europa , e più in generale in Occidente, fu soprattutto il fatto che la donna era messa al centro e come idea di base, c’era una sessualità capace di condurre gli amanti verso l’estasi. Ma è giusta questa interpretazione?

Yoga tantrico: donna al centro

Lo yoga tantrico è una forma di yoga che spesso viene associata all’immagine di pratiche sessuali stravaganti e sciamani nudi che ballano intorno a un fuoco. Tuttavia, la verità è che lo yoga tantrico è una pratica profonda e altamente spirituale che si concentra sull’unione tra la mente, il corpo e lo spirito. Attraverso tecniche di meditazione, respirazione e asana, lo yoga tantrico mira a liberare l’energia latente all’interno del corpo, chiamata kundalini, e a canalizzarla verso l’illuminazione spirituale.

La cultura tantrica si ispira alla cultura matriarcale degli Harappei, una popolazione che nel II millennio a. C. abitava la valle del fiume Indo (oggi il Pakistan), ma si diffuse molti secoli dopo nelle regioni del Nord dell’India. Qui ritroviamo i primi accenni di pratiche tantriche sulle grande tradizioni religiose induiste e buddiste.

Il periodo di spicco si ha però,tra il VII e il XII secolo, poi iniziò il declino dovuto alla diffusione della religione islamica che perseguitò e allontanò queste idee e i loro seguaci.
A creare scandalo era l’idea di una donna non sottomessa all’uomo ma una donna che aveva il diritto di provare un pieno soddisfacimento del proprio piacere fisico.

Tecniche tantra: esercizi tantrici

Sperimentare fa bene nel sesso.
Secondo gli psicologi della Chapman University sperimentare darebbe vitalità e soddisfazione.

Nel dettaglio hanno scoperto che gli uomini e le donne sessualmente soddisfatti avranno comportamenti più intimi, coccole e baci profondi e ridono insieme durante l’attività sessuale; hanno più atti di varietà sessuale,provano nuove posizioni sessuali o danno sfogo alle fantasie; e apprezzano atmosfere romantiche o sensuali, a base di candele e musica.

E non hanno paura di dire “ti amo” durante il rapporto sessuale.

Unione mistica: ovvero il rapporto sessuale secondo la tradizione era infatti un’esperienza mistica in cui il soddisfacimento maschile diventava marginale, al punto che alla donna era concesso avere più orgasmi, mentre l’uomo doveva ritardarlo il più possibile e – attraverso il controllo del respiro e del tono muscolare – arrivare a posticiparlo anche di nove ore o del tutto.

Un gesto che nasconde una ragione religiosa: lo sperma conteneva la coscienza, mentre l’ovulo la forza creativa.
Quindi l’energia sessuale contenuta nello sperma non doveva essere dispersa, ma unirsi alle emanazioni orgasmiche della donna: solo così si poteva trascendere la realtà vivendo l’esperienza mistica dell’unione delle due forze paragonandola alla creazione dell’universo.

Per diventare un adepto occorrevano riti di iniziazione e la lettura dei Tantra, testi sacri spesso di difficile comprensione, perché la dottrina doveva essere conosciuta solo agli iniziati che ne entravano in contatto con l’aiuto di un guru.

Il guru in questa come in altre celebrazioni era una figura chiave: era lui ad avviare i membri della coppia al percorso di liberazione e a vigilare perché non ci fossero complicazioni.

Meditazione tantrica

Il guru guidava poi il risveglio della kundalini, mitico punto di energia sopito nell’uomo, che la tradizione raffigurava come un serpente avvolto a spirale intorno alla base della colonna vertebrale.
Una volta risvegliato si ergeva lungo la spina dorsale salendo fino al cervello, trasformando l’uomo e attivando le sue capacità più evolute: la capacità di provare sentimenti elevati, di essere creativo e in comunione spirituale con il cosmo.

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