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Attualità

Chi è Alfredo Cospito? Biografia, 1991, sciopero della fame

Nelle ultime settimane si parla molto di Alfredo Cospito, un anarchico condannato al carcere duro dall’articolo 41-bis per un attentato che, fortunatamente non ha comportato vittime né feriti.

La sentenza è stata emessa nonostante il reato previsto dall’articolo 285 non sia stato applicato né alle stragi di Capaci e Via D’Amelio né a quella della stazione di Bologna, che invece erano tutte considerate “stragi politiche“. Cospito rimane uno dei pochi ad essere stato condannato in base all’articolo 41-bis.

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Lo sciopero della fame di Cospito

Per quanto riguarda lo sciopero della fame di Cospito, l’unico detenuto per motivazioni politiche, ha riportato al centro del dibattito pubblico lo scottante tema dell’uso del regime di carcere duro. Cospito, condannato per una strage che non ha causato alcun morto o ferite, ha generato domande sulla proporzionalità della pena e la possibilità di una condanna a ergastolo ostativo, che gli impedirebbe di accedere ai benefici penitenziari. Si tratta di una questione molto spinosa, perché l’ergastolo ostativo prevede una pena senza limiti di tempo ed è visto come una forma di carcere a vita.

Le vicende che hanno portato Cospito in carcere hanno avuto inizio nel 2012, anche se a quanto sembra, è già stato “graziato” nel 1991 per un altro caso. Tuttavia, qualche anno fa, l’Italia ha vissuto un momento storico caratterizzato da politiche di austerità imposte da Mario Monti a seguito del record dello spread. Durante quegli anni, si sono registrati livelli di disoccupazione senza precedenti, con oltre 2 milioni di persone che hanno perso il proprio lavoro tra il 2011 e il 2012, secondo quanto riferiscono le statistiche di Confindustria. Questa crisi ha compromesso l’economia italiana, colpendo anche persone come Cospito.

Il caso Alfredo Cospito

Alfredo Cospito, nato a Pescara nel 1967, è un membro di spicco del mondo anarchico torinese, attualmente residente nel quartiere San Salvario di Torino. Il nome dell’anarchico spunta per la prima volta nelle inchieste sul mondo dell’insurrezionalismo già nel 1996. Insieme alla compagna Anna Beniamino, Alfredo ha creato un gruppo che prendeva il nome dal foglio anarchico rivoluzionario Kn03 (la formula chimica del nitrato di potassio, uno degli elementi per creare un fumogeno). Questa pubblicazione è cessata nel 2008; tuttavia, il gruppo fondato da Alfredo e Anna è ancora attivo e partecipa attivamente alle manifestazioni del movimento anarchico.

Nel 2012, il 7 maggio, Cospito ha anche inveito contro Adinolfi, aggredendo l’amministratore delegato di Ansaldo Nucleare dal 2007 e sparandogli un colpo di pistola al polpaccio. Per questo attacco, l’anarchico è stato condannato nel 2013 a dieci anni e otto mesi di reclusione. Mentre era già in prigione, Cospito è stato incolpato di aver messo due ordigni artigianali a basso potenziale in un cassonetto vicino ad una caserma di Fossano, in provincia di Cuneo, il 2 e il 3 giugno 2006, la notte. L’esplosione delle bombe non ha provocato né vittime né feriti. Successivamente all’agguato, è stata intrapresa un’indagine riguardante altri presunti attacchi da parte dell’anarchico.

La Corte di Cassazione ha deciso che Cospito, accusato di strage comune e condannato a 20 anni di detenzione, deve essere giudicato per il reato di “strage politica” nel 2022, sei anni dopo la sentenza iniziale. L’uomo verrà inserito nella sezione carceraria per reati associativi, con una sorveglianza molto severa ma con alcune garanzie garantite, tra cui la possibilità di scrivere pubblicazioni e avere un contatto con la famiglia. La richiesta è stata avanzata dal procuratore generale, ovvero l’accusa.

Il 41-bis: cos’è

Stiamo parlando del 41-bis, una pena molto severa prevista dall’articolo 285 del codice penale, che prevede l’ergastolo anche se l’attentato non ha provocato alcun morto o ferito e che può essere trasformato in ergastolo ostativo. Inoltre, questo articolo non è stato applicato neanche per le stragi di Capaci e via D’Amelio, né per quella della stazione di Bologna dove 80 persone persero la vita. Per questo motivo, senza alcuna vittima a causa di un’esplosione avvenuta in piena notte in un luogo deserto, Cospito è stato condannato al 41-bis e potrebbe vedere la sua pena trasformata in ergastolo ostativo. Tale misura è dovuta al fatto che i giudici hanno paragonato la Federazione anarchica informale-Fronte rivoluzionario internazionale (Fai-Fri), organizzazione orizzontale costituita da cellule autonome presenti in vari paesi, a una struttura verticale e gerarchica come la criminalità organizzata di stampo mafioso, considerando Cospito il suo capo.
Tuttavia, pur essendo una condanna molto dura, il 41-bis viene impiegato principalmente nei casi più gravi, come terrorismo o attività legate alla criminalità organizzata, ma non sempre per tutti i reati viene applicata.

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