APRIRE UN CENTRO DI FISIOTERAPIA: QUALI STEP BISOGNA SEGUIRE

La moda del fitness si diffonde sempre di più tra le persone, che non solo si iscrivono e frequentano quotidianamente palestre e centri sportivi per allenarsi e tenersi in forma, ma che sfruttano anche il proprio tempo libero per praticare attività direttamente a casa, a volte senza nessun controllo professionale. Il continuo sforzo a cui si sottopongono e l’utilizzo sempre più diffuso di pesi e attrezzi mettono le persone a rischio infortuni di diversa intensità, soprattutto quando vengono svolti movimenti sbagliati o esercizi fuori dalla propria portata.
La presenza di un centro fisioterapico è importante proprio per questo motivo, perché grazie all’ausilio di attrezzature professionali per la fisioterapia e la riabilitazione, fornite da siti specializzati come Fisiostore.it, è possibile aiutare le persone che incorrono in un piccolo inconveniente o che convivono quotidianamente con dolori e disfunzioni dell’organismo, dettati da vari motivi.
Vediamo quali step bisogna compiere per aprire un centro fisioterapico professionale.
1. Ottenere la qualifica di fisioterapista professionista
La fisioterapia richiede una qualifica che attesti un percorso di studi e una laurea finale, perché rientra nella branca della medicina. A seguito del percorso, il fisioterapista dovrà iscriversi all’Associazione Italiana Fisioterapisti (AIFI) e stipulare una polizza RC professionale, necessaria per preservarsi da richieste di risarcimento o denunce.
2. Aprire una partita IVA
La fase burocratica prevede l’apertura della società attraverso l’apertura della partita IVA presso l’Agenzia delle Entrate. Per questo tipo di professione è inoltre richiesta l’iscrizione della società al Registro delle Imprese, presso la Camera di Commercio.
3. Inquadrare l’attività e metterla a norma
Il passo successivo all’apertura del centro fisioterapico è quello di adattarsi al regolamento comunale dell’edilizia e fare in modo che le norme igienico-sanitarie vengano rispettate. Presso lo Sportello Unico per le Attività Produttive andrà consegnata la Scia, ovvero la Segnalazione Certificata di Inizio Attività.
Come ultimo passaggio per la parte burocratica, il fisioterapista deve munirsi del Documento Pragmatico di Sicurezza, adibito a garantire la sicurezza di tutti i dati dei pazienti presenti negli schedari e nelle cartelle.
4. Munirsi delle attrezzatture fisioterapiche
Per essere un centro fisioterapico idoneo a garantire il servizio, ci sono attrezzature che non possono mancare in base, ovviamente, al tipo di servizio che si vuole offrire. Qui puoi trovare quelli più importanti:
- Attrezzatura per la magnetoterapia: sono dispositivi utilizzati per trattare alcune patologie, come osteoporosi, osteonecrosi, fratture, reumatismi articolari e traumi degli arti;
- Macchinari per la pressoterapia: questi dispositivi sono invece dedicati alla tonificazione dei muscoli e all’eliminazione dei liquidi in eccesso. Hanno anche il ruolo di favorire il corretto funzionamento del sistema circolatorio e del sistema linfatico, come anche di ridurre gli edemi linfatici agli arti e i gonfiori addominali;
- Apparecchi per l’ultrasuonoterapia: questi sono particolari strumenti che sfruttano gli ultrasuoni per riattivare la micro e la macro-circolazione, aumentare il metabolismo locale del corpo o per ridurre gli spasmi e le contratture;
- Macchina per la Tecarterapia: questo strumento si serve del calore per via endogena ed esogena per effettuare azioni terapeutiche su diverse patologie temporanee, come fratture, distorsioni, contratture, strappi e contusioni. Agisce inoltre su patologie dell’organismo, come l’artrosi, problematiche correlate alla colonna vertebrale, tendiniti ricorrenti e patologie muscolari.