Chi è Don Luca Favarin, il “prete degli ultimi”? Padova, sospeso, lgbt, curiosità

Dopo più di 20 anni di dedizione all’accoglienza dei migranti, Don Luca Favarin, conosciuto come il ‘prete degli ultimi‘, è stato sospeso “a divinis” dalla Diocesi di Padova. Ciò vuol dire che non potrà più celebrare la messa, confessare, sposare, battezzare. Don Favarin si è allontanato con rabbia dalla Diocesi a seguito di una discussione difficile con il Vescovo Claudio Cipolla. Quest’ultimo non ha condiviso la modalità scelta da Don Favarin per accogliere i migranti. Nel corso del tempo, il prete “ribelle” ha creato bar, tavole calde, mense, ristoranti e un villaggio per minori non accompagnati, diventando un punto di riferimento per l’imprenditoria progressista padovana. La sua idea ha dato vita nel corso degli anni a una realtà che si è dimostrata sostenibile ed efficiente, e che ha anche generato profitti. Scopriamo chi è Don Luca e perchè è stato sospeso dal suo incarico.
Biografia
Don Luca Favarin, un prete che opera nell’accoglienza di migranti e richiedenti asilo e gestisce un ristorante equo solidale chiamato Strada Facendo, è stato ufficialmente sospeso a divinis dalla Curia. Questa notizia, che circolava già da qualche giorno, è stata confermata da Don Luca stesso sulla sua pagina Facebook. La sospensione a divinis significa che non potrà più amministrare sacramenti come la celebrazione della messa o la confessione. Inoltre, la Curia ha comunicato ordinato al prete di interrompere qualsiasi attività pastorale.
Don Luca è stato recentemente fotografato accanto al palazzo del Vescovo Claudio Cipolla. Sacerdote dal 1988, ha una laurea in filosofia e scienze della formazione ed è fondatore della Onlus Percorso Vita che mira a fornire aiuto agli immigrati, ai poveri, a chi è emarginato e alle persone che lavorano come prostitute. Alcuni anni fa ha criticato la mancanza di accoglienza da parte degli aderenti alla religione cristiana. Questo, poichè pur preparando il presepe in occasione del Natale, non si dimostravano disponibili a dare una mano a chi arrivava da altri Paesi. Don Luca è molto attivo e partecipa a numerose iniziative per sostenere le persone meno fortunate.
Don Luca Favarin, l’allontanamento
Secondo alcuni, i contrasti tra l’ex Don Luca Favarin e la Diocesi sarebbero derivati dalle sue attività di accoglienza. Queste ultime non avrebbero voluto trovare il sostegno del Vescovo. I suoi detrattori sostengono che le cooperative di cui è presidente siano in realtà aziende con profitti. Tra queste, ci sono un’azienda agricola, una di accoglienza di migranti e vari ristoranti e bar in città. Inoltre, l’ex Don ha espresso il suo sostegno per la legge sul fine vita, così come a favore dei diritti della comunità Lgbt. Tale posizione ha contribuito ad alimentare le tensioni con la Diocesi, che ora lo ha allontanato per sempre.
“Il coraggio di togliere il disturbo? Eccolo. Io mi sono davvero stancato. Dopo 20 anni in cui accogliamo disgraziati di giorno e di notte, ragazzetti che arrivano nelle nostre case con la pancia piena di ovuli di droga o con la faccia dilaniata dalle risse di strada io non voglio giocare all’eroe di turno o al profetuncolo emarginato dall’istituzione ecclesiastica”