Curiosità

Aziende più smart: il 70% si digitalizza

Il digitale è ormai coinvolto in maniera sostanziale in qualunque settore della vita quotidiana. Nel mondo dell’istruzione, dalle scuole primarie all’Università, la pandemia e il conseguente lockdown hanno dato un notevole impulso alla sperimentazione della didattica a distanza.

Anche per quanto riguarda il mondo del lavoro, in tutti i settori dove ciò è possibile, le restrizioni sono state un’ottima occasione per provare a introdurre lo smart working.

Vediamo qual è la situazione attuale delle aziende italiane e in quali altri casi il web sta dando un importante supporto per lo sviluppo del business.

Smart working: quanti lo usano e quali sono i vantaggi

Secondo i dati di settore aggiornati al 2022, i lavoratori che operano almeno in parte in smart working in Italia sono ben 3,6 milioni.

L’applicazione di questa modalità di lavoro da parte delle grandi aziende arriva a una percentuale del 91%, con 9,5 giorni al mese in modalità smart. La percentuale si riduce nel caso delle realtà aziendali di dimensioni più ridotte (48%), con una media di 4,5 giorni da remoto al mese.

Quali sono i motivi che spingono le aziende a offrire ai dipendenti le modalità di lavoro smart? Prima di tutto il risparmio sulle spese legate alle utenze, da parte dell’azienda, e alla riduzione dei costi relativi agli spostamenti su mezzi pubblici e privati, uno dei vantaggi più evidenti insieme al risparmio di tempo da dedicare al tragitto casa-ufficio.

Tali vantaggi hanno conseguenze dirette sulla qualità della vita, abbassando notevolmente i livelli di stress e aumentando allo stesso tempo il grado di produttività.

Anche la formazione diventa smart

La digitalizzazione non è limitata all’ambito propriamente operativo, ma svolge ormai un ruolo cruciale anche per quanto concerne l’aggiornamento e la formazione aziendale.

Dalla partecipazione a convegni e seminari internazionali da remoto all’acquisizione di abilità e competenze tramite corsi intensivi online, le possibilità di sfruttare i vantaggi del web per offrire occasioni concrete di formazione aziendale sono ormai alla portata di tutti.

Lo stesso vale per obiettivi specifici come upskilling e reskilling del cosiddetto “capitale umano”. L’apprendimento e l’aggiornamento delle competenze tecniche sono aspetti fondamentali per rendere i propri servizi realmente competitivi e rispondenti alle richieste del mercato e, al tempo stesso, per motivare i dipendenti e accrescere le loro hard skill.

Provvedere a una formazione aziendale adeguata, tramite incentivi per frequentare appositi corsi o eventi online, deve diventare quindi una priorità per le realtà aziendali in generale e, più in particolare, per le PMI del comparto digitale.

Per la transizione al digitale, nel 2021 il 70% delle imprese di medie e grandi dimensioni ha investito ingenti risorse. Gli investimenti trainano una ripresa delle assunzioni, ma la richiesta di personale qualificato potrà essere soddisfatta solo con una formazione realmente adeguata all’interno delle aziende stesse.

Mostra di più

Articoli Correlati

Pulsante per tornare all'inizio

Adblock rilevato

Considerate la possibilità di sostenerci disabilitando il blocco degli annunci.