Oggi 11 novembre è San Martino: frasi, immagini e auguri da dedicare
Oggi venerdì 11 novembre si festeggia San Martino; tra storie, leggende e credenze popolari, non non ci resta che scoprire qualcosa in più sul suo conto. Tuttavia, per darti una visione molto più completa del discorso, ti suggeriamo non solo la leggenda di San Martino, ma anche qualche immagine e qualche frase per augurare buon onomastico alle tue conoscenze di nome Martino e Martina.
San Martino storia: la tradizione del mantello
Martino era originario ungherese, ma si era trasferito bambino in provincia di Pavia. A causa di un editto imperiale, essendo figlio di veterano, fu costretto ad arruolarsi nell’esercito romano. Nel ruolo di circitor, aveva il compito di fare le ronde notturne e di ispezionare e sorvegliare posti di guardia e guarnigioni. Fu in questo periodo che accadde qualcosa che gli cambiò la vita. Fu così che cominciò la vera e propria storia di San Martino.
Una notte incontrò un mendicante senza abiti, ne ebbe così tanta compassione da tagliare in due il suo mantello per condividerlo con il povero uomo. La notte seguente sognò Gesù ricoperto del suo mantello che gli disse “Sei Martino, soldato romano senza battesimo che mi ha porso il suo mantello”. Al suo risveglio il mantello non era più tagliato a metà. Fu così che decise di lasciare l’esercito, e la Pasqua seguente al sogno si lasciò battezzare. Abbracciò insomma una vita dedita al Cristianesimo.
S. Martino cominciò a combattere le eresie, si dedicò ad una vita eremitica e dopo aver girato il mondo tornò in Italia e prese i voti presso uno dei primi monasteri d’occidente, a Ligugé. Nel 371 divenne vescovo su espressa richiesta dei cittadini di Tours. Fu proprio qui che fondò un monastero dove viveva con tutti coloro che decidevano di abbracciare la sua stessa vita monastica, fatta di preghiere, condivisione ed evangelizzazione.
San Martino di Tours morì durante una visita a Candes-Saint-Martin l’8 novembre 397 e sepolto tre giorni dopo. Ecco perché l’11 novembre si celebra San Martino. Ben presto fu infatti santificato grazie ai miracoli attribuitigli dalle persone che lo avevano conosciuto.
Estate San Martino e il culto in Italia
In Italia sono molte le persone che portano il nome di Martino, sia al maschile che al femminile. Sono tante le credenze popolari sul conto del santo: ad esempio, in alcuni comuni abruzzesi, si accendono dei falò in onore alle cosiddette “glorie di San Martino”. In altre regioni si rievoca il culto del Santo per la cosiddetta estate di San Martino la quale comporta una condizione meteo più mite rispetto al periodo in cui siamo.
A San Martino ogni mosto è vino
Non dimentichiamo il famoso proverbio legato a San Martino circa la preparazione del vino. Secondo gli italiani infatti A San Martino ogni mosto è vino, in quanto a partire dall’11 novembre, il vino nuovo è ormai maturo da provare, magari accompagnato da castagne preparate nel modo che più piace. Pur non praticando in onore al santo una celebrazione religiosa vera e propria, gli italiani ci tengono parecchio a questa ricorrenza.
Frasi, immagini ed auguri da dedicare
Vuoi augurare buon onomastico in modo diverso a chi si chiama Martino? Puoi provare una di queste frasi d’autore, magari da arricchire con qualche immagine o qualche emoticon.
Jaques Prevert scriveva “San Martino ha donato metà del suo mantello ad un povero: così hanno avuto freddo entrambi”. Usa questo aforisma come introduzione per i tuoi auguri.
E ancora Cesare Pavese sosteneva che “Nei paesi novembre è un bel mese dell’anno:?c’è le foglie colore di terra e le nebbie al mattino, poi c’è il sole che rompe le nebbie. Lo dico tra me
e respiro l’odore di freddo che ha il sole al mattino”.