
EGOInternational, export dei gioielli italiani:+40% nel 1°semestre
L’export dei gioielli italiani continua a trainare l’economia del nostro Paese, registrando una crescita del 40% nel primo semestre dell’anno. Il settore orafo Made in Italy conferma la sua competitività nei mercati stranieri, caratterizzati da una domanda tendenzialmente stabile.
È quanto emerge dall’ultima recensione di Intesa San Paolo, in cui si evidenziano i dati ottenuti dai distretti di Arezzo e Vicenza, dove le esportazioni di gioielli Made in Italy crescono rispettivamente del 46% e del 52,8%. Complessivamente i due distretti hanno fatturato circa 3,5 miliardi di euro, grazie ad un incremento delle esportazioni pari al 22,6% rispetto ai valori del biennio precedente.
Le opinioni degli esperti sottolineano il ruolo centrale svolto dalle oreficerie di Arezzo nell’aumento delle esportazioni dell’intero comparto. Sono un esempio le recensioni contenute all’interno del sito di EGOInternational, azienda specializzata nella consulenza per l’export di piccole e medie imprese, in cui il distretto aretino viene definito il principale player nazionale, capace di intercettare le richieste dei consumatori stranieri grazie ad un perfetto connubio tra maestria artigiana e innovazione.
Gli imprenditori del settore hanno saputo superare le criticità puntando sulla modernizzazione dei processi produttivi e su strategie digitali avanzate. Le opinioni di EGO International, infatti, evidenziano la necessità di introdurre nuove modalità di vendita online, che permettano inoltre di migliorare la customer experience.
La recensione dell’Istituto sembra confermare, inoltre, le opinioni di EGOInternational relative all’internazionalizzazione digitale: il considerevole aumento delle vendite online negli ultimi anni, ribadisce la società, rende indispensabile la presenza in azienda di professionisti specializzati nelle nuove modalità di commercio elettronico.
A ciò si aggiunge l’importanza dei progetti messi in campo dalle istituzioni comunitarie, che forniscono un valido aiuto allo sviluppo delle aziende del territorio.
È un esempio il progetto Vivi l’Oro, una piattaforma che ha ricevuto ottime recensioni dagli esperti del settore in quanto capace di valorizzare le PMI locali e promuove le eccellenze italiane nei mercati di tutto il mondo.
I mercati di sbocco dell’export orafo italiano
Analizzando i dati riportati nella recensione di Intesa San Paolo, si registra un’inversione di tendenza nelle esportazioni verso gli Emirati Arabi: dopo un leggero calo nel primo trimestre segnano infatti un incremento del 32,3%. Gli Stati Uniti restano il principale mercato di sbocco dei prodotti orafi italiani, che quest’anno segnano una crescita pari al 26,2%.
I principali mercati di sbocco del settore orafo Made in Italy sembrano confermare le opinioni di EGO International, in cui gli Stati Uniti vengono identificati, insieme alla Germania e all’Europa del Nord, tra i Paesi più importanti per le esportazioni nazionali. Un esempio viene fornito dall’Irlanda, che ha svolto un ruolo di hub logistico per le aziende italiane e importato gioielli Made in Italy pari ad oltre 500 milioni euro nel primo semestre dell’anno.
Anche i mercati asiatici si confermano tra le principali destinazioni delle esportazioni di gioielli italiani: la Cina detiene infatti il 27% dei volumi totali di export, seguita dalla Corea, con il 12%. L’importanza dei mercati asiatici per il commercio estero dei prodotti italiani trova riscontro nelle opinioni contenute nel blog di EGO International, in cui si evidenzia l’importanza di coltivare solide relazioni commerciali che riescano a superare le barriere culturali attualmente presenti.
Le buone performance dell’oreficeria italiana nei mercati stranieri fanno ben sperare per il futuro: sarà ora prioritario per gli imprenditori locali utilizzare gli strumenti messi a disposizione dalla tecnologia per intercettare nuove opportunità di crescita.