I centri per l’impiego hanno preso il posto di quello che una volta si chiamava ufficio di collocamento e sono strutture che hanno lo scopo di mettere in contatto chi cerca lavoro con chi lo offre. Si rivolgono indistintamente a tutti i cittadini di età compresa tra i 16 e i 65 anni, sia disoccupati che inoccupati cioè sia a persone che cercano un’occupazione sia a quelli che cercano un corso di formazione professionale. Inoltre a tutti quelli che percepiscono sussidi assistenziali come Naspi o Reddito di Cittadinanza. La funzione principale resta quella di offrire una sorta di orientamento al lavoro rivolto sia alle persone che devono trovare una collocazione professionale sia alla aziende che cercano personale.
Ufficio di collocamento o centro per l’impiego, come ci si iscrive
I passaggi necessari per iscriversi ad un centro per l’impiego sono fondamentalmente due. Per chi è alla ricerca di una occupazione il primo step consiste nel compilare la DID, in altre parole la Dichiarazione Di Immediata Disponibilità. È possibile soddisfare questo primo requisito da remoto usufruendo dei vari portali regionali e quello gov.it che è ovviamente nazionale. La dichiarazione serve per poter usufruire delle agevolazioni contributive destinate a chi versa nella condizione di disoccupato o anche a chi ha ricevuto la lettera di licenziamento. Le informazioni che la DID raccoglie sono dati relativi alla persona come ad esempio la cittadinanza, la definizione del nucleo familiare, il titolo di studio oppure l’ultima condizione lavorativa, le altre esperienze professionali e da quanto tempo si sta cercando lavoro. Il secondo step prevede la sottoscrizione del cosiddetto Patto di Servizio, praticamente un accordo tra il centro per l’impiego e la persona che sta cercando lavoro. Si tratta dell’impegno ad accettare le offerte di lavoro che il centro per l’impiego proporrà oltre a garantire la presenza ai corsi e alle iniziative di formazione professionale.
Come iscriversi al centro per l’impiego ex ufficio di collocamento: quali documenti servono
È necessario presentare alcuni documenti affinché si possa sottoscrivere il Patto. Si tratta innanzitutto del documento di identità (o la patente), dell’eventuale permesso di soggiorno nel caso di cittadini stranieri, del curriculum vitae e del certificato storico del lavoro ossia di un documento che attesti l’ultimo rapporto di lavoro nel caso di dipendenti che abbiano perso il lavoro o di una auto dichiarazione se si trattasse di lavoratore autonomo. Va da sé che la DID decade se il disoccupato non risponde alla chiamata di una offerta di lavoro secondo quanto stabilito nel Patto di Servizio. È necessario però che le offerte di lavoro siamo congrue. Quest’ultima condizione si riferisce al fatto che le offerte di lavoro che si ricevono dal centro per l’impiego non possono non tener conto delle condizioni e caratteristiche specifiche delle persone che stanno cercando lavoro. Si tratta di fatto di un patto di servizio personalizzato. In particolar modo l’attenzione è rivolta al tempo che è trascorso dall’ultimo impiego e quindi alla durata della disoccupazione. Da più tempo si sta aspettando di trovare lavoro maggiora la durata minima di un qualsiasi contratto di lavoro proposto, che sia tempo determinato o indeterminato. Deve essere di almeno tre mesi.