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Ripresa del turismo post pandemia: ormai è un dato assodato

Dopo due anni di pandemia e i protocolli sul distanziamento, allentati ma ancora in vigore, si registra una ripresa del settore turistico in Italia, documentato da più parti e da indagini e ricerche sui dati. L’esigenza dei turisti sembra essere sempre la stessa: vedere quante più cose possibili, quante sono le bellezze che il nostro Paese e le città d’arte (sempre in cima alle preferenze) offrono. Proposito che richiede organizzazione per non buttare via soldi, tempo e risorse. Ci si può affidarsi ad esempio a tour operator seri e qualificati che possono organizzare gite guidate e la certezza di un servizio di qualità. Oppure si può ricorrere al turismo fai da te che ormai con l’aiuto di internet e le molte app che ci aiutano ad orientarci nelle scelte non è più un brancolare nel buio o un salto nel vuoto.

Nuovo e vecchio turismo

La spinta a tornare a viaggiare che si è registrata e la voglia e possibilità ritrovata di spendere nei luoghi meta tradizionale delle vacanze nella nostra penisola non è stata frenata neanche dalle vicende drammatiche della guerra in Ucraina. E’ indubbiamente però cambiato il modo di intendere la vacanza. Certo continua ad essere importante il turismo che guarda alle città d’arte ma c’è più interesse e attenzione anche alla natura e al turismo sostenibile con le soluzioni last minute che sono diventate molto praticate. Per quanto riguarda le presenze mancano all’appello i russi e i cinesi. Sono tornati gli americani e i turisti del nord ma soprattutto gli italiani sembra si siano ricordati e accorti di quanto sia bello il Paese in cui vivono e lo preferiscono (finalmente) alle località straniere. Cosa che gli stranieri facevano già e sono tornati a farlo.

Il turismo riparte dalla serenità di poter di nuovo viaggiare

La crisi del settore del turismo non è ancora del tutto superata, se si vanno ad analizzare nel dettaglio i numeri. Quello che si può affermare con certezza però è che il trend è positivo e che tra gli addetti ai lavori e non, c’è finalmente di nuovo ottimismo. Certo cauto. Ma dopo gli ultimi due anni non sarebbe saggio alzare l’asticella delle aspettative in maniera irragionevole, non tenendo conto della crisi globale che ha cambiato non solo le vite delle persone in termini di poter d’acquisto. Ha cambiato la testa e la mentalità, rendendoci tutti più seri, responsabili ed oculati. Attedi al valore della serenità. Per questo si è tornati a viaggiare. Non è un controsenso. Anzi forse adesso più di prima ne abbiamo capito il senso e il piacere.

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