La scelta di arredare la propria casa con un pavimento in parquet risponde ad un piacere naturale legato all’esperienza del bello e dell’eleganza a cui ogni persona non può negare di aspirare. Tanto più nelle scelte che si fanno per la propria casa che è il luogo dove cercare di passare la maggior parte del tempo in serenità e a proprio agio. Il parquet in questo senso è un elemento non secondario e contribuisce in maniera determinante a trasformare la propria casa in un ambiente accogliente ed elegante. Non di meno per gli ospiti a cui trasmette immediatamente un senso di relax e sana convivialità. Ma dal prestigio derivano grandi responsabilità. Il parquet (e il legno di cui è composto) è una superficie che richiede molta cura ed attenzioni.
Pavimento in parquet, caratteristiche e trattamento
Che sia un parquet noce nazionale, un rovere, un teak, un iroko, un abete, un acero, un doussè, un wengé tutti i tipi di legno necessitano di particolari trattamenti che ne salvaguardino la durata nel tempo e ne contrastino i segni dell’usura. Soprattutto è facile danneggiarlo non utilizzando i prodotti giusti e seguendo procedure errate. Innanzitutto ogni parquet si porta con se una serie di caratteristiche note e certificate che rappresentato da sé la prima indicazione su trattamenti ed istruzioni da seguire e non seguire. In particolare e per quanto concerne la finitura il parquet può essere verniciato, oliato o cerato. A seconda di questi trattamenti, il tipo di pulizia specifica può variare. Ad esempio quello oliato saltuariamente andrà rinnovato con lo stesso trattamento ad olio, quello verniciato trattato con prodotti specifici per proteggere la vernice e mantenerla brillante così come quello a cera avrà bisogno di una cura periodica per contrastare l’opacità che può sopraggiungere.
Manutenzione e accorgimenti per il pavimento in parquet
Per quanto riguarda la manutenzione generale e gli accorgimenti da adottare, che valgono per tutti i tipi di parquet, non bisogna dimenticare che il legno è un materiale nobile, pregiato e per questo delicato e sensibile all’umidità, alla luce e ai cambi di temperatura. Tende cioè per natura a modificarsi e adattarsi all’ambiente. Bisogna quindi imparare a non trascurare anche questi elementi, benché immateriali, e a tenerli sotto controllo per evitare che il legno si rovini, cambi colore nel tempo e si deformi irrimediabilmente. Per quanto riguarda nello specifico la pulizia vera e propria della superficie una attenzione particolare va riposta nell’eliminazione della polvere. Si tratta di una attività che deve essere quotidiana. E non solo.
Pavimento in parquet: gli strumenti giusti da usare
Anche gli strumenti occorre che siano non generici e quelli adatti: un aspirapolvere dotato dell’apposita spazzola per parquet o un panno cattura polvere. Il passaggio successivo è l’utilizzo dell’acqua e un detergente specifico. Ma con attenzione e particolare cura. Ovviamente il detergente utilizzato non deve essere troppo schiumoso e aggressivo (ad esempio a base di candeggina) e l’acqua, sicuramente necessaria, una minima quantità e tiepida, non deve però essere usata direttamente sul legno. Meglio un panno umido. Il legno utilizzato per il parquet per quanto possa possedere caratteristiche di durezza e compattezza si può graffiare e soffrire l’insistenza di un peso eccessivo. Avere l’accortezza di utilizzare ad esempio dei feltrini sotto i piedi di sedie e tavoli può essere una soluzione.
