Storia di halloween, com’è nata la festività? Ecco le origini

Halloween è una festa americana con noi non c’entra nulla. Questo è il ritornello che più di una volta avete sentito, ma, rullo di tamburi, non è affatto così.
È arrivato il momento di sfatare un mito, la festa delle zucche e delle streghe potrebbe avere origini europee, e più precisamente irlandesi e, attenzione attenzione, italiane.
Origini di Halloween significato
Ma andiamo con ordine, Halloween non è una festa americana. Si pensa sia nata, invece, in Irlanda, sulla scia di una festa antichissima chiamata “Samhain”, il capodanno celtico, che segnava il passaggio dall’estate all’inverno e dal vecchio al nuovo anno. In questo giorno, si pensava che l’aldilà si unisse con il mondo dei vivi e che gli spiriti potessero tornare a vagare sulla terra.
C’è da aggiungere che sempre nella terra dei celti sarebbe nata la leggenda di Jack O’ Lantern, patrono laico della festa di Halloween nonché suo simbolo ufficiale con la famosa zucca intagliata e illuminata.
Quindi, secondo la ricostruzione ufficiale, da qui la festa è stata esportata dagli emigrati irlandesi dell’800 negli Stati Uniti, dove ha trovato grande approvazione.
Ma non è finita qui, perché alle usanze irlandesi si sarebbero sposate quelle del nostro sud Italia e dei suoi emingranti in terra americana.
Festa halloween: fra miti irlandesi e italiani
Infatti la tradizione italiana delle zucche collegate al culto dei morti, già presente nell’anno mille come rito pagano un po’ in tutto il bel stivale dal Friuli, alla Toscana, alla Puglia, alla Calabria, alla Sicilia, è una correlazione che ha fatto ipotizzare all’antropologo Luigi M. Lombardi Satriani che la festa di Halloween sia collegata proprio ad ancestrali usanze delle regioni a nord e sud della capitale, arrivate poi negli Stati Uniti con le ondate di emigrazione.
Del resto, a sostegno di questa ipotesi si può aggingere che la festa di Halloween è legata a quella di Ognissanti fin dalla sua nascita: la parola infatti “Halloween” deriva da “All Hallows’ Eve“, e significa letteralemente “la vigilia di tutti i Santi”.
Se ancora non vi siete convinti della storia di halloween ecco due lampanti esempi nostrani della correlazione fra Italia e la festa di Halloween:
In Sicilia la “Festa dei Morti” la aspettano soprattutto i più piccoli, infatti sanno che se sono stati bravi riceveranno dai parenti defunti il “cannistro”, un cesto pieno di giocattoli e dolci tipici della tradizione.
Tra questi ci sono i pupi di zuccaro, dolci antropomorfi, e le ossa “ri morti”, dolci a forma di tibie umane a base di farina, zucchero e chiodi di garofano.
È un’usanza così diffusa che nelle piazze vengono allestiti mercatini per l’occasione, le “Fiere dei morti”, dove si possono comprare i regali della tradizione.
In Sardegna Halloween ha molti nomi: i più conosciuti sono Is Animeddas al sud e Su Mortu Mortu nel nord dell’isola. La sera del 31 ottobre si cena con la pastasciutta ben attenti a lasciare una porzione per Maria punta boru, una vecchietta che se non trova qualcosa da mangiare si arrabbia a tal punto da bucarti la pancia con il suo uncino (punta boru) per mangiare quella ingerita dal mal capitato.
E l’elenco potrebbe facilmente continurare. Insomma se qualcuno vi apostrofa dicendovi che Halloween non c’entra nulla con la nostra tradizione, parlategli della cara vecchietta sarda così si ricrederà facilmente.