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Economia

Cosa bisogna sapere su Ethereum Classic

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Il mondo delle criptovalute è sempre più in espansione, e sono in molti che prima guardavano al mercato di valute virtuali con sospetto a essere ora sempre più interessati a investirci su. La criptovaluta che ha fatto conoscere questo sistema di moneta virtuale al mondo è indubbiamente il Bitcoin, ma non bisogna dimenticare che nel corso degli ultimi anni ne sono nate molte altre che stanno prendendo sempre più importanza, ad esempio Ethereum, considerata oggi la seconda criptovaluta più importante all’interno del mercato.

Non molti sanno però che esistono ben due versioni di questa criptovaluta basata su un sistema di blockchain: Ethereum ed Ethereum Classic. Quest’ultima è nata proprio da una costola di Ethereum, mantenendo molti dei sistemi legati alla blockchain che sono poi stati abbandonati dall’originale. Vediamo com’è nata e cos’è nello specifico.

La nascita di Ethereum Classic

Ethereum nasce dall’idea di Vitalik Buterin nel 2015. Vitalik, nato a Mosca ma vissuto per quasi tutta la vita a Toronto, in Canada, era un appassionato di criptovalute, tanto da aver cofondato Bitcoin Magazine, prima di creare la propria moneta virtuale, ossia Ethereum. Buterin ha creato questa criptovaluta pensandola non soltanto come a una semplice moneta virtuale, ma come un vero hub in grado di codificare ed eseguire contratti intelligenti e di svolgere diverse funzioni rispetto a quelle di base del Bitcoin. Oggi Buterin, grazie alla sua creatura, è diventato il cripto-miliardario più giovane del mondo con i suoi 27 anni, ed Ethereum continua ad acquisire ulteriore importanza.

Due anni dopo la nascita di Ethereum però, la comunità di questa criptovaluta decise di creare il DAO (traducibile con organizzazione autonoma decentralizzata), ossia un’organizzazione senza un comando centrale che garantisse l’indipendenza agli investitori. Nel 2016 il DAO ha venduto dei token per finanziare il suo sviluppo per 150 milioni di dollari, ma a causa di un difetto nel codice del DAO, alcuni hacker riuscirono a rubare ben 50 milioni di dollari dai fondi dell’organizzazione. Gli effetti ovviamente furono gravi e molti persero fiducia nel progetto, soprattutto gli investitori, e i prezzi di Ethereum finirono per crollare.

La comunità di Ethereum allora decise di superare queste difficoltà evolvendo il codice della blockchain, dando vita all’hard fork, ossia una soluzione tecnica che ha creato un codice non compatibile con quello usato in precedenza dove era avvenuto il problema, creando dunque un Ethereum completamente nuovo rispetto a quello del passato. Non tutti però furono d’accordo con l’hard fork, e una minoranza di utenti decise di continuare a operare sulla vecchia blockchain che dunque prese il nome di Ethereum Classic e che continua a funzionare come l’originale Ethereum prima dell’hard fork.

Le differenze tra Ethereum ed Ethereum Classic

In questo momento Ethereum sta subendo un cambiamento molto importante che rivoluzionerà il suo funzionamento alla base. Infatti dai primi di settembre 2022 il sistema non si baserà più sul sistema proof-of-work, conosciuto anche come mining, basato sul consumo di elettricità da parte dei computer per risolvere dei puzzle algoritmici, ma utilizzerà un nuovo sistema chiamato proof-of-stake dove i miner saranno rimpiazzati dai “validatori”, persone selezionate per confermare la validità di un contratto o una transazione. La valuta di Ethereum resterà sempre uguale e sarà sempre possibile verificare i cambiamenti di valore controllando il tasso di cambio ethereum euro su siti specializzati, specialmente per vedere come si evolverà da adesso il valore di questa criptovaluta grazie a questi cambiamenti.

Nel frattempo Ethereum Classic continuerà invece a sostenere un sistema basato sul mining, e la sua valuta avrà l’acronimo ETC per essere distinta dall’ETH di Ethereum. Ethereum Classic continua a essere una piattaforma decentralizzata programmabile per gestire vari tipi di contratto tramite le criptovalute. Al momento è gestita da un consiglio d’amministrazione che però è rimasto anonimo. Indubbiamente rispetto alla versione originale ha molti meno utenti, il ché sta a significare un traffico molto minore rispetto a ETH.

Le due versioni di Ethereum sono dunque due strade parallele dell’evoluzione di questa criptovaluta basata su blockchain, con la nuova imminente versione di Ethereum che, grazie agli aggiornamenti, raggiungerà una velocità di operazioni e di transazioni molto più ampia rispetto al vecchio sistema che ha deciso invece di non evolversi. Bisognerà capire dunque, se anche di fronte alla nuova evoluzione dell’originale Ethereum, anche Ethereum Classic deciderà di apportare qualche cambiamento al suo sistema per rimanere competitivo sul mercato delle criptovalute.

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