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Economia

Poste Italiane in borsa: ecco tutti i pro e i contro

Poste Italiane SpA è una società con sede in Italia, operante del settore delle poste e della logistica, ma anche nei servizi assicurativi e finanziari. Tramite diverse controllate, è attiva in diversi segmenti: Posta e Distribuzione; Pagamenti in modalità digitale e mobile che comprende anche il settore delle telecomunicazioni mobili; Servizi assicurativi relativi al ramo vita e assicurazione danni e Servizi finanziari che riguardano i depositi a risparmio, pagamenti e cambio valuta estera nonché prestiti e servizi di investimento. Nel corso della sua storia recente, Poste Italiane ha vissuto il passaggio da Azienda Autonoma a Ente Pubblico Economico nel 1994 e nel 1996 ha iniziato il percorso conclusosi due anni più tardi che ha registrato la sua trasformazione in SpA. La società, che vanta una capitalizzazione di circa 12,3mld di euro, è quotata alla Borsa di Milano nell’indice FTSE MIB.

Quotazione Azioni Poste Italiane

Al momento in cui scriviamola quotazione Poste Italiane it a Piazza Affari a 9,67euro, in netto progresso rispetto alla precedente seduta, con un +2,09 a conferma dell’uptrend settimanale (+3,6%). Nel trimestre il titolo ha perso oltre il 15%, stessa percentuale su base annua. Nelle 52 settimane PST.MI ha toccato il suo minimo a 8,36 euro e ha raggiunto l’high price a quota 12,73. Buon momento, dunque, per l’asset che nella precedente giornata borsistica aveva aperto più in basso della precedente chiusura ma che gli acquisti successivi avevano spinto verso un +3,14 a fine giornata. Al momento, la raccomandazione degli analisti si posiziona in media su Neutral; sia lo stocastico che l’oscillatore RSI si muovono, infatti, nella loro fascia inferiore di oscillazione e ciò contribuisce a disegnare uno scenario di probabile lateralità nel breve e di moderato ribasso nel medio. Nella maggior parte delle analisi, il titolo sembra aver liquidato la propria posizione ribassista avendo chiuso sopra il precedente stop di sistema e, pertanto, la maggioranza degli analisti suggerisce di attendere ulteriori indicazioni tecniche per elaborare nuove strategie e aprire posizioni sull’asset. La chiusura settimanale molto positiva, tuttavia, autorizza ad attendere una variazione del trend, probabilmente dovuto anche alla conferma BUY da parte di UBS che fissa un target price a 13 euro. Pesano in positivo anche i dati di bilancio: nel primo trimestre i conti registrano una performance superiore del 7% sul consensus relativo all’EBIT, grazie ai ricavi superiori alle attese. L’Ebit infatti ammonta a oltre 694mln su base annua e l’Utile Netto è pari a 495mln, rispettivamente +11,8% e +10,6.

Poste Italiane in borsa Pro e Contro

Investire in Poste Italiane in borsa potrebbe convenire perché il Gruppo presenta livelli di margini alti, la quotazione non è molto alta e ciò incoraggia a scommettere su una crescita prossima, l’offerta commerciale è sempre più curata e variegata e lo scenario generale sul titolo sembra tutto sommato positivo (poste italiane quotazione). C’è, però, da considerare che nell’azionariato di Posteitaliane figurano la Cassa Depositi e Prestiti al 35% e il MEF al 29%; questa stretta correlazione con lo Stato potrebbe in teoria esporre la società ai riflessi negativi che momenti di instabilità politica potrebbero ingenerare nell’economia.

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