Miti da sfatare sullo smartphone, protagonista della nostra giornata

Pur maneggiando dispositivi portatili per quasi 1/3 delle nostre ore di veglia, non sempre ne conosciamo i segreti e incappiamo in credenze, talvolta retaggio di pregresse abitudini legate ad altre tecnologie, oramai desuete nel campo hi-tech.
È il caso della ricarica della batteria dello smartphone: quante volte abbiamo sentito dire che non va collegata alla corrente, se non completamente scarica? Questo aveva senso per le batterie Nichel-Cadmio, caratterizzate dall’effetto memoria, peculiarità che non riguarda però le batterie al Li-Ion, che hanno ormai soppiantato le prime nel campo hi-tech e che si possono ricaricare a prescindere all’autonomia residua; anzi, sono provviste di un sistema che ne impone lo spegnimento prima che venga raggiunta una soglia troppo bassa, onde evitare irrimediabili danni, pertanto è consigliabile caricarle attorno al 20%. Inoltre, non ci sono controindicazioni neppure nel lasciare questo tipo di batteria in carica tutta la notte, poiché gli ioni di litio, a ricarica completata, sospendono la sessione.
Possono sembrare banalità, ma applicandole si può prolungare la vita delle batterie dei nostri smartphone, che usiamo per circa 4,8 ore al giorno e prevalentemente per svago: uno studio recente ha infatti riscontrato un aumento del mobile gaming del 50%, rispetto a tutte le altre tipologie di gioco, fortissimo segnale di svolta per un settore un tempo spadroneggiato da console e pc.
L’offerta di gioco stessa non è immune da falsi miti: gli esempi più lampanti riguardano la presunta diseducazione dei videogiochi violenti e le congetture gravitanti attorno ai casinò online, e soprattutto alle slot machine, su eventuali trucchi atti a guadagnarsi una vincita.
Sul primo assunto, nonostante diversi studi condotti e credenze popolari, non c’è alcun riscontro effettivo che permetta di condannare i cosiddetti videogiochi violenti: non è mai stata rinvenuta connessione diretta fra il loro utilizzo e un incremento di comportamenti violenti, possibili danni al cervello o riduzione di empatia, tantomeno sull’eventualità di condurre a gesti estremi, come omicidi.
Circa il secondo punto, forse alimentato dal desiderio di vincita di taluni utenti, è in realtà un’altra leggenda popolare: i casinò online ADM sono, infatti, disciplinati da un algoritmo che ha il compito di estrarre casualmente le combinazioni – vincenti o meno – che opera secondo la più totale imprevedibilità (RNG). È oggetto di controllo da parte dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, sia prima del rilascio della licenza che legittima a operare in Italia, sia dopo il suo conseguimento: non esistono quindi trucchi per sbancare le slot machine, mentre è utile informarsi preventivamente sul gioco prescelto e sul regolamento, per poter attuare alcuni accorgimenti, come riporta questo sito.
Chiudiamo con un’ultima falsa credenza, utile da sfatare per godere al meglio delle potenzialità del proprio dispositivo: il campo di ricezione. Siamo soliti credere che più tacche visualizziamo sul display, migliore sarà la ricezione, senza considerare che sono solo indicative della qualità del collegamento e della forza del segnale – dovuta alla vicinanza al ripetitore -, ma questo non necessariamente garantirà una buona connessione, poiché a incidere è anche il traffico della cella. Quindi, è bene sapere che avremo più opportunità di navigazione in presenza di un segnale basso e di una cella libera, anziché di un segnale massimo, ma con una cella satura.