Chi era Giorgio Almirante: Donna Assunta, figli, il “Manifesto della morte”
Uno dei più grandi movimenti neofascisti dell’Europa occidentale negli anni 1990 è stato il Movimento Sociale Italiano (MSI); ribattezzato Alleanza Nazionale nel 1994.
Fondata nel 1946, è stata guidata in vari momenti da Giorgio Almirante, Augusto De Marsanich, Arturo Michelini e Gianfranco Fini.
Come funzionario della Repubblica Sociale Italiana di Mussolini, uno stato fantoccio fondato dai tedeschi nel nord Italia nel 1944, Almirante supervisionò la macchina propagandistica del regime.
Quando il MSI fu lanciato nel 1946, Almirante cercò di dargli un’immagine moderna, esortando i suoi membri a “guardarsi dal rappresentare il fascismo in modo grottesco, o comunque, in un modo obsoleto, anacronistico e stupidamente nostalgico”.
Chi era Giorgio Almirante: Donna Assunta, figli
Nella giornata di ieri è morta a storica compagna Donna Assunta Almirante: era considerata la memoria storica della destra italiana, moglie di Giorgio Almirante, fondatore e leader storico del Movimento Sociale Italiano, Assunta Almirante, detta Donna Assunta, si è spenta a 100 anni, che aveva compiuto il 14 luglio 2021.
Raffaela Stramandinoli, detta Assunta, nacque a Catanzaro il 14 luglio 1921 ma era diventata romana d’adozione.
Il suo matrimonio con Almirante risale al ’69, dopo il suo matrimonio con il marchese Federico de’ Medici.
Per decenni, anche dopo la morte di Almirante nel 1988, è stata la regina madre della destra italiana, dispensatrice di consigli ma anche di pesanti critiche, spesso ha preso posizioni chiare e determinate in tutte le vicende politiche della destra: ha sponsorizzato Gianfranco Fini alla guida del MSI ma ha criticato la Svolta di Fiuggi del 1995 (“troppa velocità nel liquidare il passato”), con il quale MSI-DN divenne in gran parte un’Alleanza Nazionale. Con la figlia Giuliana de’ Medici, ha dato vita alla fondazione Giorgio Almirante, custode di un patrimonio politico e culturale.
“Sto ricevendo così tante dimostrazioni di affetto, tutti l’hanno amata così tanto”, ha detto sua figlia.
Per Maurizio Gasparri, senatore di Forza Italia e storico della destra romana, “donna Assunta Almirante ha segnato un’epoca della vita italiana. Generosa, generosa di consigli, sincera, instancabile custode della memoria di Giorgio Almirante, nel tempo ha rappresentato un punto di riferimento per molti. Il suo affetto è stato un privilegio per molti di noi. La ricordo con affetto ed emozione».
Giorgio Almirante Politica
Da quando ne è diventato leader nel 1969, Almirante ha spostato la M.S.I. (la prima, la terza e la settima lettera del nome di Mussolini) in una posizione impegnativa sulla scena politica chiaroscurale italiana.
Nelle elezioni locali del 1970 il partito ha registrato un sostanziale aumento del 26% dei voti ricevuti. Anche se questo gli diede meno del 6 per cento dell’elettorato – appena sufficiente per fare una legittima offerta di potere – fu ricordato che Mussolini ricevette solo 5.000 voti a Milano nel 1919, e tre anni dopo organizzò la Marcia su Roma.
Oggi, la forza di voto del M.S.I. è stimata in 1,8 milioni e Almirante afferma di convincere un numero crescente di italiani che il neofascismo può essere la risposta al comunismo. Il centro democratico, dice, è troppo debole e troppo di sinistra per svolgere il ruolo di un efficace baluardo; l’estrema destra è l’unica speranza del paese.
La tesi di Almirante è stata aiutata dal fatto che negli ultimi anni il Partito Comunista Italiano, profumando il potere, ha cercato di presentare un quadro rassicurante di rispettabilità all’elettore.
I neofascisti, non più che semispetibili, hanno invece giocato su tutti i lati della piazza, sfruttando faide regionali e alimentando scandali governativi, scioperi apparentemente interminabili e caos burocratico.
Pur sposando ufficialmente i metodi parlamentari, il M.S.I. va anche d’accordo con la violenza – per autodifesa, sostiene – e si presenta come l’alternativa al sistema.