Personaggi

Chi è Catherine Spaak? Malattia, Figlia, Età, Marito, Canzoni e Film

E’ morta oggi, nel giorno di Pasqua 17 Aprile 2022, a 77 anni, la celebre belga Catherine Spaak.
La Spaak nacque a Boulogne-Billancourt, Hauts-de-Seine (Ile-de-France)
in una famiglia di politici, figlia del famoso sceneggiatore Charles Spaak e di Claudie Clves, decide di fare l’ attrice come la sorella Agnesgrandson; sua nonna Marie Janson fu il primo membro femminile del Senato belga e suo zio Paul-Henri Spaak e il prozio Paul-Emile Janson furono Primo Ministro del Belgio).

Ha trascorso la maggior parte della sua carriera in Italia, dove è diventata una star già da adolescente: del resto, tra i 15 e i 18 anni, Spaak è stata l’attrice protagonista in almeno dodici film.

Come cantante, è stata considerata da alcuni come l’equivalente italiano della chanteuse francese Françoise Hardy, alcune delle cui canzoni ha registrato nel 1963. Infatti ha registrato sotto l’etichetta DET sotto la direzione del Maestro Ezio Leoni, che in precedenza ha prodotto Françoise Hardy.

Da adulta, è apparsa in molte commedie e alcuni drammi dalla metà degli anni 1960 fino ai primi anni 1980.

La maggior parte di loro erano per l’industria cinematografica italiana, con alcune produzioni hollywoodiane o internazionali.
Tra i suoi titoli più importanti ci sono:

  • Circle of Love (1964, regia di Roger Vadim),
  • L’uomo, la donna e il denaro (1965, con Marcello Mastroianni),
  • L’incredibile esercito di Brancaleone (1966, scritto da Age & Scarpelli),
  • Adulterio all’italiana (1966),
  • Hotel (1967),
  • la commedia sessuale Il libertino (1969),
  • Diario di un operatore telefonico (1969, con Claudia Cardinale.

Spaak ha sposato il suo attuale ed ultimo marito, Vladimiro Tusellie, nel 2013.

Chi è Catherine Spaak? Malattia, Figlia, Età, Marito, Canzoni e Film

Il mondo del cinema e dello spettacolo saluta Catherine Spaak, scomparsa a Roma all’età di 77 anni.
L’attrice – di origine belga, ma naturalizzata italiana – era malata da tempo. A luglio aveva subito un’emorragia cerebrale.

In Italia si era fatto conoscere negli anni Sessanta, con film come “Il desiderio pazzo” e “Il sorpasso”.

Nella sua carriera altri film di grande successo, come “Noia” e “La febbre del cavallo”.

È stata anche cantante e presentatrice televisiva. Tra il 1988 e il 2002 ha condotto il talk show di Rai 3 “Harem”, il suo programma più noto.

È stata sposata quattro volte: con Fabrizio Chiapucci, Johnny Dorelli, Daniel Rey e Vladimiro Tuselli.

Nell’ultima intervista, nell’ottobre 2020, ha confessato: “Ho avuto un’emorragia ancerebrale, ho perso la vista e non riuscivo a camminare. Ora ci rido sopra, bisogna prendere le cose alla leggera”.
E ancora: “La malattia, il dolore non sono una vergogna”.

Poi ringraziò i medici e gli infermieri che l’avevano rimessa in piedi, chiamandoli ‘angeli’ perché l’avevano rimessa in piedi, alzandomi da condizioni molto gravi, “a gennaio non riuscivo più a vedere, non potevo più camminare, avevo perso la vista”.

Catherine Spaak: la prima vera Lolita

La prima vera Lolita, la prima vera ninfa italiana, la prima scapigliata degli anni ’60 fu Caterina Spaakword di Alberto Lattuada e i suoi inganni Dolci, presi di mira dalla brutta censura del 1960.

L’attrice è morta a 77 anni dopo una tumultuosa vita sentimentale (4 mariti, 2 figli) professionalmente avventurosa, essendo attrice, cantante, conduttrice televisiva, ballerina, giornalista.

Nata a Boulogne Billancourt in Belgio il 3 aprile 1945, figlia del famoso sceneggiatore Charles Spaak e di Claudie Clves, attrice come la sorella Agnesgrandson di un primo ministro, Catherine era la vera diva ma anche la pecora nera di una famiglia borghese le cui certezze aveva minato trasferendosi con tutta la sua irrequietezza in Italia.

Il primo a notarla, a soli 14 anni, è stato Jacques Becker che ha debuttato nel Il buco ma sarà Lattuada a incasellarla nella parte dell’adolescente senza scrupoli tormentata dalla prima esperienza sessuale in quel film, il tutto al ritmo del freddo jazz, che esplode come una bomba all’interno della società italiana in divenire, con Marquand e Sorel.

Mostra di più

Articoli Correlati

Pulsante per tornare all'inizio

Adblock rilevato

Considerate la possibilità di sostenerci disabilitando il blocco degli annunci.