Giorgio Bianchi chi è? Età, Giornalista Wikipedia, Moglie, Curriculum

Giorgio Bianchi è un fotoreporter, documentarista, filmmaker e giornalista italiano nato a Roma nel 1973, è autore di splendidi reportages dalla Siria e dall’Ucraina, già dal 2014 con lo scoppio della guerriglia nel Donbass, oggi diventato ancora più famoso dal 24 Febbraio 2022, da quando cioè Putin ha attaccato l’Ucraina di Zelensky.
Nel febbraio dell’anno scorso, 2021, è stato bloccato -di nuovo- da Facebook, perché stava raccontando la vita in Russia, dove si trovava in quel momento: pubblicava post molto interessanti da Mosca, ma veniva censurato puntualmente: quello che descriveva in Russia era uno sconfinamento, una limitazione da parte dei più potenti verso i cittadini, degli spostamenti e anche una sospensione di tutte le attività che facilitino la convivenza sociale, che sembrano avere come unico scopo, quello di isolare gli individui al fine di “rinchiuderli come in una bolla”.
Oggi il giornalista e fotoreporter Giorgio Bianchi si trova in Ucraina, come inviato di guerra.
Giorgio Bianchi chi è? Età, Giornalista Wikipedia, Moglie, Curriculum
Giorgio è un “photo-journalist”, come si definisce e si reca in Donbass ogni anno dal 2014: qui ( ma non solo qui) ha girato film e fatto reportages. Ma stavolta, sotto le bombe della Guerra in Ucraina, è diverso, soprattutto nella pratica.
Ha più volte detto che si sentiva di partire, per l’Ucraina, come se stesse andando oltrecortina, per la prima volta nella sua vita.
E’ partito ma senza poter atterrare a Kiev e poi andare a Donetsk, come ha quasi sempre fatto in passato: stavolta è dovuto passare per Mosca, poi prendere un treno, poi proseguire in jeep e poi chissà oltre la frontiera, quanto fermi, blocchi e controlli. E’ partito senza nemmeno sapere se sarebbe riuscito ad entrare: nessuna garanzia.
Ha comunque sempre detto di avere molti contatti laggiù in Donbass e in Ucraina in generale, e con il suo passaporto italiano ha una sorta di piccola protezione.
“Sono zone pericolose. Ti capita di aver paura?” gli è stato domandato in un’intervista.
E lui ha prontamente risposto: “Ho un bambino, se ho paura è solo per lui. Per quanto mi riguarda, invece, mi sento al sicuro: sarò “embedded” nell’esercito del Donbass, quindi sarò protetto.”
E aggiunse: “So che non sarò censurato e potrò raccontare tutto quello che vedo davvero!”
Ha portato a noi e al mondo , nell’arco della sua carriera finora, storie in Siria, Ucraina, Burkina Faso, Vietnam, Myanmar, Nepal, India e in tutta Europa.
Dal 2013 ha compiuto diversi viaggi in Ucraina, dove ha seguito da vicino la crisi ucraina dalle proteste di Euromaidan fino allo scoppio della guerra tra l’esercito governativo e i separatisti filo-russi.
Grazie al suo robusto archivio di filmati e immagini sul conflitto del Donbass sta realizzando un docufilm intitolato “Apocalypse Donbass”.
Nel 2016 ha iniziato a occuparsi del conflitto siriano.
Giorgio ha vinto diversi premi internazionali e ha ricevuto numerosi riconoscimenti pubblici, e le sue foto sono regolarmente pubblicate su giornali e riviste, sia cartacee che online.
Il suo lavoro è stato esposto in molti Festival Internazionali e Nazionali. Giorgio Bianchi è attualmente rappresentato da Witness Image.
Principali mostre:2
- Festival of Ethical Photography 2017 (Lodi),
- Strand Gallery (Londra),
- Royal Geographical Society (Londra),
- MIBAC (Roma),
- A.F.I. Archivio Fotografico Italiano Palazzo Cicogna (Varese),
- La Fabbrica del Vapore (Milano),
- C40 Mayors Summit (Città del Messico),
- Photo Beijing 2017.
Principali pubblicazioni:
- Guardian Magazine,
- National Geographic,
- Internazionale Magazine,
- Sette Magazine Corriere della Sera,
- Il Venerdì,
- Il Giornale,
- La Stampa,
- La Repubblica,
- Il Manifesto,
- Gente di Fotografia Magazine,
- Fotografia Reflex Magazine
Tra i premi:
- Best New Talent al concorso PX3 2014,
- vincitore assoluto al Terry O’ Neill Award 2014,
- Scoperta dell’anno al Monochrome Award 2014,
- vincitore ai Lugano Photo Days 2015,
- finalista al Manuel Rivera-Ortiz Foundation for Documentary Photography & Film Grant 2014, 2015, 2016,
- vincitore all’Umbria World Fest 016,
- selezionato per il Prix Pictet 2015, Top Finalist al Visura Photojournalism Grant 2016,
- finalista ai LensCulture Exposure awards/17,
- finalista ai DIG Awards 2017 (pitch session) con il docufilm Apocalypse Donbass, vincitore al World Report Award 2017 (Spot Light Award),
- finalista al 75° POYi, Fotografo editoriale dell’anno ai Moscow International Foto Awards 2018.