Il pesto è una salsa di origini liguri, utilizzata per la farcitura di tantissime pietanze, sia primi che secondi piatti. Dagli esperti in nutrizione è ritenuta “amica del corpo”, in quanto al suo interno sono presenti tantissimi ingredienti ricchi di proprietà benefiche importanti.
Il pesto come alleato di salute
Il pesto, a base di basilico, aglio e olio extravergine d’oliva, oltre a essere estremamente saporito e gustoso è anche un farmaco naturale. Ovviamente per sfruttare al meglio i suoi poteri è meglio prediligere quelli di qualità, come ad esempio il pesto Tigullio, prodotto da un’azienda leader nel proprio settore e conosciuta per distribuire sul mercato prodotti che seppur confezionati, ricordano e mantengono i benefici dei cibi fatti in casa.
Tornando a parlare del condimento, è necessario sapere che un tempo il basilico era considerato una pianta sacra, dal profumo inebriante e con la capacità di curare i disturbi intestinali, alleviare i dolori mestruali e favorire la montata lattea. Durante l’estate, il suo olio è utile anche a curare le punture di zanzara. Dal punto di vista digestivo, grazie alla sinergia tra aglio e basilico, il pesto riesce a svolgere un’azione depurativa su fegato, stomaco e intestino. Inoltre rinforza il cuore, risultando quindi un alleato di salute eccezionale. Alle azioni salva vita che il pesto svolge sul corpo, si aggiungono anche la prevenzione delle malattie cardiocircolatorie e la lubrificazione dell’intestino. Non è da sottovalutare inoltre il fatto che l’aglio è un anti tumorale e antidepressivo, mentre i pinoli grazie all’acido linoleico e vitamina E sono dei potenti antiossidanti.
Come riconoscere il vero “pesto alla genovese” e come viene preparato
Spesso ci si imbatte in pesti non originali, ovvero non “genovesi” e riconoscerli potrebbe non essere semplice. Un pesto denominato “alla genovese” deve contenere ingredienti appartenenti alla ricetta originale e deve essere privo di surrogati. I pinoli, ad esempio, non devono essere sostituiti dalle noci o dagli anacardi, l’olio deve essere rigorosamente di oliva e addensanti, conservanti e aromi artificiali devono essere assenti.
La preparazione si deve basare inoltre su passaggi specifici, ovvero:
- Lavaggio delle foglie di basilico in acqua fredda;
- Asciugatura delle foglie su appositi tessuti;
- Pestaggio dell’aglio nel mortaio insieme al sale grosso fino all’ottenimento di un composto cremoso e uniforme;
- Aggiunta dei pinoli e del basilico;
- Pestaggio di tutti gli ingredienti con movimenti rotatori continui e prolungati;
- Aggiunta dei formaggi e ulteriore pestaggio.
Il trucco sta principalmente nella velocità di esecuzione dei vari passaggi, in quanto il pesto è soggetto a rapida e facile ossidazione. La lavorazione infatti deve avvenire sempre a temperatura ambiente.
Ancora una volta la cucina italiana regala piacere che non fanno bene solo al palato ma anche al resto dell’organismo. L’importante ovviamente è non accontentarsi mai di prodotti qualitativamente scarsi, imitazioni o versioni alternative. A meno che non si desideri evitare l’aglio (come ad esempio nei casi di intolleranze alimentari) e prediligere tipologie che ne sono prive.