Economia

Cos’è il web3 e come cambierà l’industria dei giochi online

Se il 2021 è stato l’anno della definitiva consacrazione delle criptovalute in ambito finanziario e della blockchain per quanto riguarda l’ultima frontiera in ambito tecnologico, il 2022 si avvia per essere ricordato sugli annali come la stagione in cui due parole e concetti sono passati dall’ombra all’ambito mainstream: stiamo parlando di metaverso e web3.

Lo scorso autunno è stato Mark Zuckerberg per primo a parlare in maniera aperta (e “interessata” dal punto di vista economico) di metaverso e metaversi, ovvero mondi virtuali che vengono condivisi tramite la rete. E lo ha fatto in occasione del rebranding della sua popolare azienda Facebook (che dalla fine del 2021 è nota con il nome di Meta Platforms) e del progetto della creazione di un più vasto mondo parallelo virtuale dove sarà possibile ogni tipo di attività comune alla odierna civiltà. Solo fantascienza o qualcosa di più ambizioso?

La nuova frontiera di internet

Dietro il patron di Meta, tante prestigiose aziende del ramo informatico (ma non solo), americane e non, hanno preso ad investire nei metaversi, da Apple a Nike, passando per Boeing, Nvidia e Microsoft. Il discorso intorno al metaverso si è andato intrecciando con l’evoluzione del web. Internet, per come lo abbiamo conosciuto sino ad oggi, non sarà più la stessa cosa: il web3, l’idea di democratizzazione globale della rete, rappresenta la nuova frontiera delle connessioni del world wide web. Ma cosa è esattamente il web3?
Si tratta, come detto, dell’evoluzione del web2 o dell’internet che oggi siamo abituati a sfruttare. Le sue applicazioni potrebbero essere in pratica senza confini. In particolare, a beneficiarne di più nel breve termine potrebbe essere tutto il comparto legato al digital entertainment, settore che pare essere già pronto per il grande salto.
Con l’attuale architettura di rete, la maggior parte dei titoli videoludici trova il suo punto di massima espressione proprio sulla rete. Qui possiamo trovare di tutto, dalle piattaforme come Steam che offrono agli utenti la possibilità di giocare e condividere sul web una vasta gamma di giochi (oltre a tornei e competizioni a premi), fino alla possibilità di giocare da remoto e in versione live a titoli, come la roulette o il blackjack, a cui prima sarebbe stato possibile accedervi soltanto mediante i casinò terrestri. Con l’evoluzione della rete tutto questo potrebbe tradursi in una molteplicità di mondi virtuali e paralleli dove confrontarsi con l’intelligenza artificiale.

Cos’è il web3?

L’idea di base della terza generazione di internet è quella di fare affidamento sulle reti decentralizzate e sulla tecnologia blockchain, le stesse che sono alla base delle criptovalute e degli NFT. Molti dei progetti di software disegnati per il web3 sono chiamati, appunto, dApp o app decentralizzate (che girano sulla blockchain di Ethereum).
I dati presenti sul web3 sono conservati in uno spazio di archiviazione decentralizzato, quindi sparsi su internet nel suo insieme piuttosto che in un determinato numero di server farm come accade, ad esempio, con Facebook e tutti i social network. Grazie alla blockchain, inoltre, il flusso di questi dati diventa molto trasparente e maggiormente protetto rispetto agli attuali standard. Allo stesso tempo, l’intelligenza artificiale riuscirà a limitare ogni tipo di abuso o attacco da parte di bot e click farm.
Questa combinazione tra intelligenza artificiale e trasparenza, di fatto, impedirà ad aziende come Facebook e Google di assumere e controllare il traffico su internet (come accade oggigiorno) e, almeno sulla carta, offrirà un accesso molto più equo al web. Secondo i promotori del web3, infatti, internet diventerà finalmente raggiungibile in ogni parte del pianeta. A beneficiarne saranno soprattutto quelle regioni e civiltà che non hai avuto l’opportunità di sfruttare la rete sinora (quasi un terzo della popolazione mondiale).
Insomma, il web3 sarà una vera e propria rivoluzione per l’internet del futuro prossimo e non solo per quanto concerne l’aspetto ludico dello stesso. Anche se siamo ancora all’inizio di questo percorso, la visione di una rete web più libera, presto o tardi, diventerà realtà.
 

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