La salvia è una pianta officinale e aromatica molto diffusa e coltivata nel nostro Paese. Alcune varietà di salvia sono presenti anche allo stato selvatico in natura, nella macchia mediterranea. Nei giardini e negli orti si prediligono le specie con foglia grigia e fortemente aromatica, utilizzate anche in cucina.
Per ottenere un arbusto compatto e piacevole alla vista è importante procedere periodicamente con la potatura, in modo da recidere le ramificazioni che si allungano in modo disomogeneo e quelle che presentano rotture o parti rovinate a causa della stagione invernale.
Come si pota la salvia
Spesso la salvia è coltivata in piccoli cespugli compatti, non è quindi necessario avere a disposizione motoseghe da potatura o altri accessori che si utilizzano per altri scopi. Per un piccolo arbusto di salvia coltivato in vaso o nell’orto, un paio di cesoie ben affilate sono più che sufficienti. Lo scopo è infatti quello di rimuovere i rami spezzati o rovinati, per garantire alla pianta uno sviluppo ideale. Inoltre è importante potare anche i rami che tendono a svilupparsi in modo eccessivo, rendendo il cespuglio disordinato e poco gradevole. La potatura della salvia quindi non è mai eccessiva e va semplicemente a dare maggiore ordine e pulizia al singolo cespuglio. Nel caso in cui si possieda una grande aiuola di salvia, o con arbusti già ben sviluppati, è possibile utilizzare le motoseghe da potatura Efco anche per questo tipo di arbusti. Con una motosega da potatura infatti si svolge un lavoro più rapido e più preciso, andando a dare all’insieme di arbusti un aspetto più piacevole e svolgendo l’intera operazione in pochi minuti. La salvia viene infatti spesso utilizzata anche per creare grandi aiuole o come siepe divisoria; in questi casi ricorrere alle motoseghe da potatura è la soluzione migliore. Lo si fa anche con arbusti di rosmarino, o con le grandi aiuole di rose tappezzanti.
Quando si pota la salvia
La salvia può essere potata anche più volte all’anno, ma solitamente si procede tra la fine dell’inverno e l’inizio della primavera. A seconda della Regione italiana in cui si trova l’arbusto di salvia la potatura può avvenire tra metà marzo e fine aprile. È sempre consigliabile evitare le giornate eccessivamente fredde, quindi per le Regioni del nord o per le località di montagna la fine di aprile è il periodo più indicato per potare questo arbusto. Proprio a fine inverno è più facile trovare nelle piante di salvia qualche ramo rotto o che ha risentito in modo eccessivo del freddo: accorciamolo senza remore. Si prepara così la pianta alla ripresa vegetativa della primavera. Una seconda potatura si può fare dopo la fioritura, quindi in piena estate. Questa operazione consente di mantenere compatto e tondeggiante l’arbusto, evitando la presenza di rami scomposti e togliendo le ramificazioni ormai spoglie dei fiori. In questa fase è possibile anche raccogliere molte foglie di salvia da essiccare e conservare per il resto dell’anno, da utilizzare in cucina o in erboristeria.
Gli attrezzi per potare
Quando si pota è fondamentale evitare di creare ferite, strappi e segni evidenti sui rami delle piante. Proprio questi punti possono infatti rappresentare zone di ingresso per batteri o parassiti fungini. Per questo motivo gli attrezzi utilizzati per potare devono essere sempre mantenuti in modo corretto. Che si tratti di una motosega per potatura o di una cesoia, le lame o la catena nel primo caso, devono essere sempre pulite e perfettamente affilate.