AGGIORNAMENTO 5 MARZO, 07:18 La strategica città portuale di Mariupol, nell’Ucraina orientale, è sotto il blocco dell’esercito russo e degli attacchi spietati, ha detto sabato il sindaco, chiedendo la creazione di un corridoio umanitario.
“Per ora stiamo cercando soluzioni ai problemi umanitari e tutti i mezzi possibili per far uscire Mariupol dal blocco”, ha detto Vadim Boitcenko in un messaggio pubblicato alle 22:00 GMT sull’account Telegram del sindaco.
“La nostra priorità è quella di stabilire un cessate il fuoco in modo da poter ripristinare le infrastrutture vitali e creare un corridoio umanitario per portare cibo e medicine alla città”, ha continuato.
[quads id=2]La presa da parte delle forze russe di questa città con una popolazione di circa 450.000 abitanti sulle rive del Mar d’Azov sarebbe un importante punto di svolta nell’invasione dell’Ucraina. Ciò renderebbe possibile alle forze russe dell’annessa Crimea, che hanno già occupato i porti chiave di Berdiansk e Herson, di unire le forze con le truppe separatiste e russe nel Donbas.
Il sindaco di Mariupol è stato accusato giovedì dalle truppe russe di volere la città sotto assedio per aver distrutto ponti e treni per impedire ai residenti di uscire.
“Per cinque giorni, la nostra città natale, la nostra famiglia di mezzo milione, sta sopportando attacchi senza pietà”, ha scritto sabato mattina, invitando a continuare la resistenza. Secondo lui, la città è difesa da unità dell’esercito ucraino, la Guardia Nazionale, il reggimento ultranazionalista Azov, le guardie di confine e i marines.
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