Paolo Maddalena ha raccolto il grido di protesta acconsentendo a la maggior parte del gruppo misto, che ha dichiarato di voler votare lui; tra i parlamentari ci sono anche i quelli dell’Alternativa c’è e anche l’unico di Potere al popolo, Matteo Mantero.

Non arrivano a 50 e in gran parte sono andati via dal Movimento 5 stelle. Non è un caso che il primo a fare il suo nome è stato uno degli oppositori de governo Draghi, il giornalista Gianluigi Paragone, fondatore del suo partito, Italexit.

Il giornale l’Espresso qualche settimana addietro, lo dichiarava anche come punto di riferimento dei No Green Pass, ma lui rispose di tutto punto al settimanale, specificando che è contro il neoliberismo, ma non contro i vaccini:

«Rinuncio, dunque, ben volentieri alla mia difesa, e dico soltanto che rifuggo da dispute di pura distrazione di massa, che considero irresponsabile l’incitamento a non vaccinarsi e che non sono contro la persona di Draghi, ma contro la sua politica neoliberista», ha scritto in una nota di replica.

Maddalena Paolo anche sul Fatto Quotidiano, testata giornalistica con la quale collabora, e anche con un post su Facebook e Twitter, ha ringraziato:

«In questa scelta intravedo una presa di coscienza che condanna le privatizzazioni, le delocalizzazioni e le svendite della nostra ricchezza nazionale, le quali eliminano il lavoro e ci inducono nella più nera miseria, privandoci per sempre delle nostre fonti di produzione di ricchezza e soprattutto del nostro demanio costituzionale, che appartiene al Popolo a titolo di “proprietà pubblica demaniale” ed è pertanto inalienabile, inusucapibile e inespropriabile».

Paolo Maddalena chi è?

Paolo Maddalena è un ex vicepresidente della Corte Costituzionale, ha ben 85 anni, ha sempre attaccato la logica neoliberista che permea nel Governo Draghi e che protegge multinazionali e grandi imprese a danno della maggioranza delle cittadine e dei cittadini italiani.

Si è schierato a favore dei lavoratori delle aziende che, spesso dopo aver preso soldi pubblici, chiudevano e scappavano, dalla Whirlpool a Air Italy e ha sempre spinto per un ruolo differente dello Stato, non più mero erogatore di fondi alle imprese, ma «attore attivo per promuovere l’utilità sociale la sicurezza, la libertà, la dignità umana».

Nato a Napoli, ha appoggiato l’ex sindaco Luigi De Magistris con cui ha partecipato spesso a manifestazioni pubbliche. Fautore della moneta parallella non esclude il ritorno alla lira, trovando gli entusiasmi degli ex grillini no euro.

Sul conio infatti specifica: «Se si vuole prendere la lira va bene – ha spiegato l’ex magistrato -, ma il fondamento del discorso è ricostruire il patrimonio pubblico per darlo a pochi soggetti».