Chi è Nino Di Matteo: vita privata, moglie e figli del magistrato anti-mafia

Ma qual è la vita privata e la carriera lavorativa del magistrato anti-mafia, tra i più scortati d’Italia, proposto per la Presidenza della Repubblica?
Tra i nomi più gettonati spuntano costantemente quello di Sergio Mattarella, di Sabino Cassese e del magistrato Nino Di Matteo, nome che ritorna con decisione da diversi deputati e senatori ex Movimento 5 Stelle.
Nino Di Matteo, chi è il candidato per la Presidenza della Repubblica?
Ha una laurea in Giurisprudenza conseguita nella sua città natale, Palermo, è entrato in magistratura nel 1991 e in breve tempo – esattamente nel 1999 – ha collaborato alle indagini delle stragi che coinvolsero Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.
Nel corso della sua carriera da magistrato non si è mai tirato indietro quando c’era da occuparsi di rapporti tra Cosa Nostra e istituzioni, ed ancora oggi è occupato nel processo contro l’ex prefetto Mario Mori, dentro con l’accusa di essere complice nella trattativa Stato-mafia.
Nino Di Matteo, posizioni politiche e Movimento 5 Stelle
Nino Di Matteo non si è mai espresso politicamente e non ci sono chiarezze sul suo orientamento politico, infatti non è nemmeno iscritto ad alcun partito.
Sicuramente questa candidatura delle ultime ore, viene sostenuta con forza da parlamentari e senatori che appartenevano al Movimento 5 Stelle.
In alcune asserzioni degli ex grillini, che si riscontrano su molti quotidiani in queste ore, si legge: “Abbiamo scelto di proporre al posto di Paolo Maddalena – che senza dubbio potrà adunare tanta stima e consenso. A partire da oggi la nostra proposta per il nuovo Presidente del Consiglio è il magistrato Nino Di Matteo” .
Altrettanto famosa è anche la posizione di Di Matteo su Silvio Berlusconi; poco tempo fa infatti il magistrato è stato ospite del programma di Rai Tre Mezz’ora condotto da Lucia Annunziata dove con decisione ha manifestato le sue idee su Berlusconi, dicendo: “Volevo richiamare alla mente, che in una sentenza definitiva della Corte d’appello e con il bollo della Corte di Cassazione, l’imprenditore dei media e politico è stato condannato per concorso in associazione mafiosa Marcello Dell’Utri, è infatti risaputo che Dell’Utri, ai tempi non era un senatore e fu intermediario di un accordo stipulato nel 1974 e rispettato da entrambe le parti fino al 1992, tra le famiglie di vertice della mafia palermitana e l’ imprenditore Silvio Berlusconi“.
Per quanto riguarda il legame con il Movimento 5 Stelle, Di Matteo ha avuto un grande successo, e il deputato grillino Antonio Lombardo lo ha sostenuto anche su Twitter, ricordando che lo aveva proposto anche in passato.
Nino Di Matteo, le minacce del boss Totò Riina
Nel corso del processo contro Mario Mori, di cui abbiamo parlato prima, sarebbero anche giunte al magistrato in questione delle minacce direttamente da parte del boss Totò Riina, l’uomo avrebbe detto ad un altro detenuto: “A questo ci devo far fare la stessa fine degli altri” come riportato su L’Espresso in un articolo del 2013.
Non a caso Nino di Matteo, per le attività che ha realizzato dal 1993, è ancora oggi sotto scorta, anche se lo stesso si rifiutò di utilizzare un mezzo blindato – l’Iveco LMV – per gli spostamenti di ogni giorno.