Economia

4 cose da sapere sui prestiti personali

Il prestito personale è una forma di finanziamento a privati e può essere erogato da una banca o da una finanziaria autorizzata. Questo finanziamento rientra nella categoria dei “non finalizzati”, cioè non direttamente collegati all’acquisto di uno specifico bene o servizio e prevede delle particolari tutele nel caso in cui venga erogato a dei consumatori.

Grazie al prestito personale una persona può ricevere una somma di denaro, impegnandosi a restituirla a rate entro un tempo prestabilito. A fronte del prestito è prevista anche l’applicazione di interessi fissi o variabili e del TAEG (il pagamento di altri oneri come le spese di istruttoria, spese di incasso rata, spese di estinzione anticipata ed eventuali spese assicurative).

Quali sono i requisiti per richiedere un prestito personale?

Ogni istituto finanziario adotta criteri personali e specifici per la valutazione della richiesta di prestito personale, anche se comunemente basate su alcune direttive generali e norme che vengono disposte dalla Banca d’Italia. Generalmente il prestito può essere richiesto da tutte le persone che hanno un minimo di 18 anni e che abbiano una capacità di rimborso, ovvero che siano in grado di estinguere il prestito. Inoltre bisogna essere finanziariamente affidabili e non essere iscritti nel registro dei cattivi pagatori. Ad ogni modo, per effettuare la miglior scelta, si possono valutare le diverse offerte di prestiti personali su Facile.it o altri strumenti online di questo tipo.

Cosa fare prima di richiedere un prestito?

Prima di sottoscrivere un prestito personale è bene conoscere tutte le offerte sul mercato in modo da scegliere quella più conveniente in base anche alle proprie esigenze personali. La normativa attuale in tema di credito al consumo e trasparenza bancaria prevede l’obbligo per la banca o l’istituto finanziario di fornire delle informazioni che mettano l’interessato in una condizione tale da poter optare per una scelta consapevole e conveniente. Infatti, nella fase di negoziazione del prestito, l’ente a cui è stato richiesto ha l’obbligo di consegnare le “Informazione europee di base sul credito al consumo” ovvero il SECCI.

Cosa deve contenere il contratto di prestito?

Un contratto di prestito personale deve essere prima di tutto in forma scritta e deve contenere delle informazioni obbligatorie come:

  • l’indicazione della somma e delle modalità con cui verrà erogata;
  • il tasso di interesse praticato, il TAN;
  • il tasso annuo effettivo globale, il TAEG, ossia quello comprensivo di spese, commissioni e altri costi legati al finanziamento;
  • le eventuali modalità di variazione del costo del contratto;
  • tutti i costi che dovranno essere sostenuti (spese di istruttoria e oneri accessori come: spese di invio rendiconto periodico, indennizzo per l’estinzione anticipata, eventuali spese di assicurazione e costi per il ritardo nei pagamenti;
  • l’ammontare delle rate e la loro scadenza;
  • l’indicazione delle eventuali garanzie e assicurazioni richieste.

Diritto di recesso dal contratto

Grazie alla facoltà di ripensamento è possibile avvalersi del diritto di recesso dal contratto del prestito personale. Questo concede al consumatore il diritto di interrompere il contratto di finanziamento senza il consenso dell’ente finanziario. Inoltre non prevede dei costi o l’obbligo di fornire spiegazioni, tuttavia deve essere esercitato entro 14 giorni dalla stipulazione del contratto. Il recesso avviene tramite una comunicazione che deve essere inviata secondo le modalità stabilite dall’ente stesso.

 

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