Paolo Maddalena chi è? Età, Magistrato, Movimento 5 Stelle, Presidente della Repubblica

Gli ex M5s sul Quirinale hanno dichiarato: “Voteremo Paolo Maddalena!”. Ma chi è questo magistrato e giurista che spunta tra i papabili nomi come prossimo Presidente della Repubblica Italiana?
Innanzitutto parliamo di un ex vice presidente della Corte costituzionale: lui si è definito in un’intervista «cattolico di sinistra» e ha dichiarato di essere contro il neoliberismo ma di appoggiare la moneta parallela all’euro.
In passato ha dichiarato anche di essere a favore di De Magistris, è un uomo che è piaciuto alla sinistra e ai no Green Pass: di logica è chiaramente a favore dei vaccini!
Il costituzionalista Paolo Maddalena
Paolo Maddalena ha raccolto il grido di protesta acconsentendo a la maggior parte del gruppo misto, che ha dichiarato di voler votare lui; tra i parlamentari ci sono anche i quelli dell’Alternativa c’è e anche l’unico di Potere al popolo, Matteo Mantero.
Non arrivano a 50 e in gran parte sono andati via dal Movimento 5 stelle. Non è un caso che il primo a fare il suo nome è stato uno degli oppositori de governo Draghi, il giornalista Gianluigi Paragone, fondatore del suo partito, Italexit.
Il giornale l’Espresso qualche settimana addietro, lo dichiarava anche come punto di riferimento dei No Green Pass, ma lui rispose di tutto punto al settimanale, specificando che è contro il neoliberismo, ma non contro i vaccini:
«Rinuncio, dunque, ben volentieri alla mia difesa, e dico soltanto che rifuggo da dispute di pura distrazione di massa, che considero irresponsabile l’incitamento a non vaccinarsi e che non sono contro la persona di Draghi, ma contro la sua politica neoliberista», ha scritto in una nota di replica.
Maddalena Paolo anche sul Fatto Quotidiano, testata giornalistica con la quale collabora, e anche con un post su Facebook e Twitter, ha ringraziato:
«In questa scelta intravedo una presa di coscienza che condanna le privatizzazioni, le delocalizzazioni e le svendite della nostra ricchezza nazionale, le quali eliminano il lavoro e ci inducono nella più nera miseria, privandoci per sempre delle nostre fonti di produzione di ricchezza e soprattutto del nostro demanio costituzionale, che appartiene al Popolo a titolo di “proprietà pubblica demaniale” ed è pertanto inalienabile, inusucapibile e inespropriabile».